L’amore è cantato non solo come introspezione del sentimento tra uomo o donna ma viene trattato a largo raggio.
Fabrizio De Andrè non ci spiega e non ci dà semplicemente un sentimento, ce lo porge e lo lascia scoprire con maestria, invitandoci a riflettere.
Per descrivere il contrasto, i conflitti, le liti, l’amore ha attinto a piene mani dalla realtà. Anche in fatti di cronaca realmente accaduti Fabrizio trova spunto.
In una delle sue ultime interviste Faber, a proposito di questa canzone, aveva raccontato di essere stato ispirato dall’omicidio di una ragazzina di 16 anni, un’adolescente costretta a fare la prostituta ritrovata morta nel Tanaro o nella Bormida.
A questa canzone è legato il primo successo di De André. Quelli tra i lettori più avanti negli anni, ricorderanno sicuramente la magistrale interpretazione di Mina.
Fu grazie ai soldi guadagnati con questo brano che Fabrizio lasciò l’impiego nella scuola del padre per dedicarsi a tempo pieno nella musica.
E’ in tutte le librerie il nuovo romanzo di Ignazio Salvatore Basile ispirato al sequestro di Fabrizio De Andrè
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