dj Rossella Duville lunedì a Decimomannu per il DCM Music Festival

La cantante Rose Villain in concerto  domani (lunedì 30 settembre) alle 22.30 al DCM Music Festival di Decimomannu (Ca).

Nel corso della serata si ballerà, inoltre, con i dj set di Rossella Duville e Simon.

 Grande attesa a Decimomannu (Ca) per l’ultima giornata del DCM Music Festival, nuovo appuntamento di inizio autunno organizzato e supportato dall’amministrazione comunale in concomitanza con la celebre festa di Santa Greca.

Domani (lunedì 30 settembre) alle 22 il compito di surriscaldare luci e amplificatori sarà affidato alla dj Rossella Duville, tra le maggiori cultrici del reggaeton in Sardegna, con una selezione che spazierà dal genere che trae origine dalla musica caraibica, passando per il moombathon, la dance, house e la musica commerciale internazionale. L’artista cagliaritana collabora con Radio Supersound nello spazio MixBreak, ogni mercoledì alle 9.30 all’interno del programma Bruni di Mattina, con Metteo Bruni, con proposte mashup e remix dei successi italiani ed internazionali.

Mezzora più tardi la prima edizione del DCM Music Festival vivrà il suo momento più atteso: alle 22.30 a far ballare il pubblico ci penserà l’energia di Rose Villain, reduce dal successo del nuovo album “Radio Sakura”, che ha esordito al secondo posto della Top Albums Debut Global di Spotify e che, ha conquistato il podio della Top Album FIMI. Il concerto si inserisce tra le date del “Radio Sakura Summer Tour 2024”, in attesa del live show che l’artista milanese presenterà nei club ad ottobre.

Nata a Milano e poi trasferitasi a New York, Rosa Luini (questo il nome di battesimo di Rose Villain) è una cantante, autrice e regista con all’attivo milioni di stream. Rose Villain ha tutte le carte in regola per ribaltare l’attuale scena musicale, curando lei stessa in prima persona la creatività di ogni progetto artistico che la riguarda.

La consacrazione, arrivata negli ultimi anni dai featuring di alto livello con artisti che l’hanno fortemente voluta al suo fianco, ha portato Rose a voler dire ancora di più la sua. A gennaio 2023 esce il suo primo lavoro discografico, “Radio Gotham” (certificato platino da FIMI/GfK Italia), un album inaspettato, ricco di tematiche personali in cui l’artista si mette a nudo, che ha entusiasmato pubblico e critica e ha debuttato tra le prime 5 posizioni della classifica settimanale Top Album FIMI e all’ottavo posto della Top Albums Debut Global di Spotify.

Dopo aver calcato il palco del Concertone del Primo Maggio di Roma, la voce di Rose Villain la scorsa estate è stata in tutte le radio grazie al singolo di Achille Lauro “Fragole” (certificato triplo platino da FIMI/GfK Italia), che l’ha vista co-protagonista.

E’ tornata con la sua nuova hit disco d’oro “Io, me ed altri guai” (Warner Music Italy), una Tainted Love in stile Mercoledì Addams. È, inoltre, tra i giudici scelti per il programma Netflix “Nuova Scena – Rhythm+Flow Italia”, la competizione musicale del mondo rap, prodotta da Fremantle, insieme a Fabri Fibra e Geolier, alla ricerca dei protagonisti che segneranno la nuova scena rap italiana. Rose Villain è stata in gara alla 74^ edizione del Festival di Sanremo con il brano “CLICK BOOM!” (certificato disco di platino da FIMI/GfK Italia), contenuto nel suo nuovo album “RADIO SAKURA” (Warner Music Italy).



A chiudere la serata e la prima edizione del DCM Music Festival sarà dalla mezzanotte dj Simon, con la sua performance che si caratterizza per la forte personalizzazione delle tracce, con remix e mashup originali, e la sua capacità di coinvolgere il pubblico con giochi e momenti emozionali.

LA SAGRA DI SANTA GRECA – La sagra di Santa Greca, celebrata a Decimomannu,  affonda le sue radici nel XIll secolo e rende omaggio alla  giovane martire cristiana. Secondo la tradizione, Greca visse tra il lll e IV secolo e subì torture terribili, come la  flagellazione e l’infissione di chiodi nella testa, per essersi  rifiutata di rinunciare alla fede. Alla fine, fu decapitata nel 304 durante le persecuzioni di Diocleziano contro i  cristiani. Il culto di Santa Greca è attestato almeno dal  XIV secolo, come risulta da vari documenti storici, in particolare quelli legati al convento delle monache presso la chiesa a lei dedicata. Ogni anno, il 30 Aprile e il venerdì che precede l’ultima domenica  di settembre, a Decimomannu si  celebra la vestizione del simulacro di Santa Greca. La sua statua viene  adornata con un abito prezioso ricamato in fili d’oro, la corona, in una  mano la palma del  martirio e il giglio simbolo di purezza nell’altra mano il Vangelo. La vestizione è una tradizione antica, intrisa di fede e  amore, a cui segue il suggestivo momento de  “s’incontru”. Il 30 aprile e il sabato che anticipa l’ultima domenica di settembre, si svolge il commovente rito dell’incontro tra il simulacro e la reliquia con tre  inchini reciproci. I due cocchi vengono affiancati tra gli spari e il suono delle campane per sancire il vero inizio della festa con l’arrivo della reliquia nel luogo del suo rinvenimento. La processione  domenicale di Santa  Greca, con il suo passo  lento e solenne, attraversa le strade di  Decimomannu, accompagnando il  simulacro della Santa. Le vie del paese,  addobbate per  l’occasione, sono animate dalle melodie  tradizionali dei suonatori di launeddas, che si  uniscono al coro dei “goccius”, canti  devozionali intonati dai  fedeli in onore della  martire. A rendere omaggio alla Santa nel suo percorso sono presenti gruppi folk provenienti da diversi paesi della Sardegna, le autorità civili, religiose e militari, e le due confraternite: quella di Santa Greca, che trasporta il simulacro sul cocchio processionale, e quella del Santissimo Sacramento che porta in processione la reliquia. Il lunedì successivo alla  festa principale, Decimomannu si riempie  nuovamente di colori e devozione per la processione dedicata  a Santa Greca. Il corteo si  snoda per le vie del  paese,  seguito da una lunga  schiera di fedeli, gruppi in  abiti tradizionali, e  rappresentanze delle  confraternite. I partecipanti, intonando  preghiere e canti  devozionali, attraversano strade addobbate per  l’occasione, creando un’atmosfera solenne ma al contempo  familiare. Al termine della sagra, arriva il momento più toccante e simbolico: la separazione tra la statua di Santa Greca e le sue reliquie, portate dalle rispettive confraternite di Santa Greca e del Santissimo Sacramento. Questo evento, chiamato anche “da dispiria” è segnato da un rituale particolarmente emozionante: i due cocchi, uno che trasporta il simulacro della Santa e l’altro le reliquie, si inchinano ripetutamente 3 volte, un gesto solenne che rappresenta l’addio temporaneo tra la reliquia e il simulacro. Durante questo momento  speciale, i fuochi  d’artificio, pur essendo  solo sonori, scandiscono  l’atmosfera con  il loro fragore festoso  Tra abbracci e sorrisi,  i partecipanti si  congedano con la  promessa di ritrovarsi  l’anno  successivo, pronti a  rinnovare la loro devozione a Santa Greca e a rivivere insieme queste emozioni intense.



Ufficio Stampa

Simone Cavagnino

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