Ieri sera sono stata invitata da un’amica ad un concerto-saggio della masterclass tenuta dal soprano brasiliano Daiane Scales , arrivata in Sardegna grazie all’amicizia con Francesca Murtas. Le due si sono conosciute a Milano tramite una collaborazione tra cori italiani e brasiliani in cui si esibivano .

La masterclass era intitolata”Respiro e canto” perchè si approfondiva in particolare la tecnica della respirazione . Un gruppo di appassionati ha seguito per 4 giorni  i consigli della Scales che è riuscita in questo breve lasso di tempo a mettere su un saggio degli allievi conposto da brani corali (Mozart) e da arie antiche.

La serata ha preso il via con una sorta di gemellaggio musicale: il popolare No Potho reposare eseguito a cappella dalla voce di  Francesca Murtas ,organizzatrice dell’evento, seguito da un emozionante brano brasiliano col soprano Daiane Scales, accompagnata al pianoforte dal maestro Francesco Ghiglieri.

Il soprano, dopo l’ esibizione, ci ha raccontato  il suo percorso di vita artistica  e di come questo fosse il suo vero desiderio professionale  nonostante sembrava che la sua vita vertesse sull’insegnamento della matematica, materia in cui si è laureata. Dopo anni di studio anche del canto, nella sua terra, ha potuto realizzare il desiderio di perfezionarsi in Italia, trasferendosi a Milano. L’amicizia con Francesca Murtas , l’ha condotta poi in Sardegna.

E’ stato piacevole il dialogo che la cantante ha instaurato  col pubblico . Gli artisti, a mio avviso, dovrebbero farlo più spesso perchè è più affascinante ascoltare le esibizioni conoscendo cosa c’è dietro ogni artista.

La serata è proseguita con un alternarsi di famosi brani cameristici solistici e corali con gli allievi della masterclass, accompagnati sempre dal maestro Francesco Ghiglieri .

Daiane Scales ci ha poi regalato anche bellissime pagine di romanze italiane di Tosti, Puccini , Donizetti, ed ancora dei brani di autori brasiliani come Villa Lobos, Alberto Costa,  Ovalle.

Daiane  Scales  ha una vocalità di soprano lirico leggero. Ha impressionato per la ricchezza degli armonici e della padronanza tecnica che le ha permesso di usare con disinvoltura legati, filati, voce piena, mezze voci e agilità nelle arie pucciniane “O mio Babbino caro”, “Quando men vo’ soletta”, e nell’aria donizettiana della Fille di Regiment .Una voce che merita davvero di essere ascoltata più di frequente e magari in qualche opera completa. La bella presenza e la comunicazione interpretativa ne fanno davvero un’artista completa.

Il pubblico, che ha gremito la sala della Scuola di Arte Drammatica di Cagliari , ha mostrato di gradire applaudendo sempre con entusiasmo e con richieste di bis.

Alla masterclas hanno partecipato: Annalisa Scano, Elisabetta Podda, Francesca Murtas, Graziella Argiolu, Maria Antonella Tore, Maria Luisa Fercia, Roberta MIlia, Roberto Lallai, Romina Pala.

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