il film di Werner Herzog “Fata Morgana” (ore 19.30), e in serata il cantante e suonatore di oud Dhafer Youssef (ore 21.30).
*Seconda giornata, a Tadasuni (Or), per “Isole d’Altri Mari”, capitolo conclusivo del festival Dromos che nel piccolo paese affacciato sul lago Omodeo scrive fino a domenica le ultime pagine della sua ventiseiesima edizione.
Tre gli appuntamenti in agenda per domani (sabato 24): il primo è alle 18.30 nella chiesa di Santa Croce (ingresso libero, posti limitati) dove Ernst Reijseger, già di scena la sera precedente in trio con Harmen Fraanje e Mola Sylla, rinnova il ben rodato incontro con il Cuncordu e Tenore de Orosei. “The Face of God”, questo il titolo del concerto, comprende brani del repertorio sacro della tradizione sarda e musiche composte dal violoncellista olandese; da un lato, dunque, il virtuosismo di Ernst Reijseger, che sorprende per la raffinata e originale tecnica e per la capacità di trasformare in poesia anche le sperimentazioni sonore; dall’altro le suggestioni del canto tradizionale sardo del Cuncordu e Tenore de Orosei, ovvero Piero Pala (mesuvoche), Mario Siotto (bassu), Luca Frau (contra) e Emanuele Ortu (voche). I contrasti espressivi tra musica d’avanguardia e musica sacra di origine etnica sprigionano un fascino arcano e conturbante.
Il cinema di Werner Herzog, evocato la sera prima dal concerto di Ernst Reijseger, Harmen Fraanje e Mola Sylla, è al centro dell’evento in programma alle 19.30 nella Casa Pinna (ingresso libero, posti limitati): il duo Interiors, composto da Valerio Corzani (basso elettrico, elettronica e voce) ed Erica Scherl (violino e tastiera), per l’occasione integrato dal vibrafonista Pasquale Mirra, sonorizzerà infatti, dal vivo, le immagini dei primi due dei tre lunghi capitoli in cui è suddiviso “Fata Morgana”, film diretto dal regista tedesco nel 1971: un’opera ibrida e visionaria, ancora oggi tra i più fulgidi esempi di cinema estremo. La musica degli Interiors è un viaggio che unisce elettronico e analogico e cavalca il ritmo senza mai abusarne. Valerio Corzani ed Erica Scherl mettono in moto un tracciato pieno di fibrillazioni e sorprese, squarci dub, improvvisazioni di taglio jazz, sfumature etniche e collage timbrici che sfiorano il glitch, dando forma a groove ossessivi in un continuo scambio di ruoli.
L’ultimo atto della serata di domani (sabato 24) andrà in scena al Parco Comunale, a partire dalle 21.30: protagonista Dhafer Youssef, cantante e suonatore di oud, il liuto tipico della musica araba, che ha saputo trapiantare dai suoi ambiti tradizionali nei territori del jazz. Nato nel 1967 a Teboulba, il musicista tunisino ha cominciato a scoprire le potenzialità della sua voce fin dalla giovane età. L’incontro col jazz avviene a Vienna, dove si trasferisce a diciotto anni per intraprendere un percorso che lo porterà a elaborare una propria cifra stilistica e a collaborare, nel corso del tempo, con artisti del calibro di Markus Stockhausen, Paolo Fresu, Nguyen Lê, Nils Petter Molvaer, Bugge Wesseltoft, Eivind Aarset, Zakir Hussain, Tigran Hamasyan, Ballake Sissoko, tra gli altri, ma anche di due “leggende” del jazz come Herbie Hancock e Wayne Shorter. Affiancato da Swaeli Mbappe al basso e Adriano Dos Santos Tenorio alle percussioni, Dhafer Youssef approda a Tadasuni sulla scia della sua più recente fatica discografica, “Street of Minarets”, il suo nono album, che dà il titolo al concerto. «Il tema dell’album riguarda innanzitutto il viaggio», ha dichiarato il cantante e musicita tunisino: «Dopo aver viaggiato ai quattro angoli del mondo, alla ricerca di nuovi suoni, qui canto in modo diverso e uso effetti vocali con cui sono cresciuto. In particolare l’effetto sonoro dei megafoni per la chiamata alla preghiera: da qui il titolo del disco, “Street of Minarets”».
I biglietti per il concerto, a 5 euro più diritti di prevendita, si possono acquistare online sul sito di Dromos. Attivo il Bonus Cultura (Carta della cultura giovani, Carta del merito, Carta del docente) e la Carta Giovani Sardegna. Per informazioni, la segreteria del festival risponde al numero di telefono 0783310490, al numero whatsapp 3348022237 e all’indirizzo di posta elettronica info@dromosfestival.it. Notizie e aggiornamenti sul sito www.dromosfestival.it, sul canale Telegram e nelle pagine Facebook e Instagram di Dromos.
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