La piece teatrale SU TRIMPANU PÈRDIU si terrà sabato 13 luglio 2024 alle ore 19:30 .

SU TRIMPANU PÈRDIU Estetica postmoderna, produttività testuale contrastata, sconcertata dall’incontro con l’immensità nel mondo naturale.

Preludio. L’ordinamento, nei vari sensi, è il vero soggetto. Le torsioni di un’identità senza remore catturata nella coazione a ripetere, frammentazione. Solo verità parziali.

I poeti come astri, rigenerazione. Una volta che la commedia si attenua, le persone tornano all’orgasmo, allucinazioni, stupore, sonno come il modo per armarsi contro il giorno. L’irriverenza è sempre una critica, non solo di ciò che è stato designato sacro e vero, ma anche del potere radicato che rafforza tali designazioni. Un dipinto su velo di lino con carbonato di calcio, silicone, zucchero e colori acrilici e un concerto al pianoforte Matteo Licitra e Maria Alessandra Columbu, in arte: Mat&AleCo®.

Artisti Multimediali, Architetti d’Interni e di Giardini, Industrial Designer, Consulenti Marketing del Territorio, Visiting Professor all’Istituto Europeo di Design e all’Istituto Superiore di Architettura e Design di Milano – Italia, alla Barna Business School di Santo Domingo – Repubblica Dominicana, alla Universidàd de Oriente Facultad de Construcciones di Santiago – Cuba, alla Universitad Veracruzana Facultad de Artes Plasticas di Xalapa – Vera Cruz Mexico, e altre ancora. Organizzano e partecipano a eventi artistici multimediali internazionali quali “Tout l’Eau du Monde” all’Exposition Internationale Québec-Canada; al “Blog on Arthur Rimbaud” al Castello di Rivara, Torino – Italia; al “Omaggio a Gio Ponti attraverso tre generazioni” all’Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles – Belgio, al “Due cieli in dialogo” nella Chinatown di Milano – Italia; al “Du Droit à la Chaise” all’Istituto Italiano di Cultura di Stoccolma – Svezia; performance con importanti partner quali Claudio Rocchi, Charlemagne Palestine, Emanuel Dimas de Melo Pimenta, Freddie Hubbard, John Cage, Bian Liu Nian e i Black Steed.

Dicono Matteo e Maria Alessandra: “Se il metro è la felicità nel mondo, la nostra azione che sia performativa, poetica, filosofica, produttiva o commerciale, ha sempre questo valore. Il nostro privilegio e la nostra forza: riconoscere il valore l’uno dell’altro, e il valore degli altri, sì che ognuno dia il meglio di sé”. Maria Alessandra, pittrice, usa tele non intelaiate che dipinge con un mix di zucchero, colori acrilici, altri composti naturali segreti e, per questo lavoro, anche il carbonato di calcio. E’ un’indagine nelle viscere della terra in un’atmosfera primordiale, il risultato materico, cristallino, ha un aspetto diverso sui lati anteriore e posteriore. Se la luce passa attraverso, si ha ancora un altro effetto visivo e mentale. Matteo, pianista e organista da sempre, in passato anche danzatore, ha realizzato parecchie sculture sonore, in marmo, o fusioni in alluminio e bronzo. Improvvisa sempre e la sua musica è stata chiamata Atonale.

La sua ispirazione viene dalle opere d’arte di Maria Alessandra e dall’energia proveniente dal pubblico presente. L’obiettivo è ridurre al minimo la repulsione tra gli esseri umani adottando la musica e la forma in modo che, ciò che accade, diventi determinazione per essere felici in ogni caso, anche quando le cose non vanno come si desidera. Il carbonato di calcio è anche polvere di marmo bianco proveniente da Carrara. Eseguire l’inatteso esprime ciò che Maria Alessandra e Matteo fanno. L’eccezione è che si include nell’inatteso non solo la musica ma anche le tele dipinte.

Matteo esegue la musica all’istante con qualsiasi strumento disponibile, mentre Maria Alessandra dipinge seguendo un processo di maturazione naturale e biologico, che segue la logica del rapporto opera/performance così come quella del rapporto tra le varie opere e le diverse performance. Questa logica dev’essere quindi intesa nei termini dell’articolazione atonale dell’improvvisazione, in cui ciò che accade ora è inaudito. Ad un primo sguardo e ascolto, il moto browniano delle molecole dei colori e dei suoni trasmette allo spettatore l’irresistibile impressione di un caos nei sentimenti. Col tempo emerge, tuttavia, che l’intero spazio del dipinto come uno spartito, è sottoposto alle legge di entropia negativa, che si oppone alla entropia positiva dei dintorni fisici e sonori. “Le proposizioni logiche che affermano l’esistenza di qualcosa non servono a sapere ciò che esiste realmente” (Paolo Zellini )

Portate con Voi un ventaglio ingresso a offerta libera

 SPAZIO ARKA, Centro Culturale Polivalente Via Tevere 47 09032 Assemini CA +39 333 484 6795 – Direttore artistico MASSIMO ZANASI

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