di Gabriele Barria
“A 17 anni cantarellavo per strada una “canzoncina” rossiniana e due anni dopo la eseguivo al mio primo esame in conservatorio. Un anno dopo ancora, a 20 anni, debuttavo nel mio primo ruolo rossiniano,
Sir Tobia Mill ne “La Cambiale di Matrimonio”. Da lì, fu amore a prima vista con Rossini.
Durante questi anni, però, quella “canzoncina” continuava a ronzarmi in testa e maturava sempre di più. Registi e insegnanti che mi vedevano in scena mi dicevano: “Gabriele, tu hai la vocalità e il “physique du rôle” per fare Figaro, dovresti proporti per questo ruolo”.
Io ringraziavo e sapevo che un ruolo così lungo ed estremamente difficile richiedeva una maturazione importante, ma sapevo anche che prima o poi l’occasione si sarebbe presentata.
Ebbene sì, alla fine è arrivato il giorno in cui, oltre a quella “canzoncina”, chiamata Cavatina di Figaro, ho debuttato l’intero ruolo del Barbiere di Siviglia in uno dei teatri più grandi e importanti d’ Italia.
Questo è successo grazie a una preparazione impeccabile all’interno dell’ Accademia di alto perfezionamento del Teatro Carlo Felice di Genova, e agli insegnamenti ricevuti dai Maestri Francesco Meli, Serena Gamberoni e Davide Cavalli, con i quali abbiamo analizzato ogni dettaglio di questo difficilissimo ruolo, e successivamente con le Masterclass di alcuni dei migliori Maestri in circolazione: Roberto de Candia, Paolo Bordogna, Daniela Barcellona Vitiello, Fabio Sparvoli, Francesca Sassu, Michele D’Elia.
Grazie per tutti gli insegnamenti, i consigli preziosi e i trucchi del mestiere che ci avete donato!
Vivere questa esperienza con colleghi, poi diventati amici, è stato magico perché siamo cresciuti insieme e abbiamo affrontato momenti di gioia e di tristezza, sostenendoci l’un l’altro come veri fratelli. Non c’è cosa più bella di lavorare in squadra. Grazie di tutto !
Ringrazio ovviamente il Teatro Carlo Felice, alla sovrintendenza, alla direzione artistica per la fiducia, e a tutti coloro che hanno collaborato per la buona riuscita di questa opera.
Grazie al fantastico regista Andrea Bernard, che con la sua capacità ha saputo estrarre da ognuno di noi ogni particolarità scenica, rendendo l’opera unica e speciale.
Ed infine, un enorme GRAZIE alla gente e al pubblico di Genova, che mi ha fatto sentire a casa. Non riesco a descrivere l’affetto e la gioia che mi avete donato durante queste tre recite. Non vedo l’ora di poter tornare per ricambiare questo vostro affetto. Siete stati fantastici
….Caro mio Figaro, nonostante le mille difficoltà che presenti, nel momento in cui faccio il primo passo sul palcoscenico mi aiuti e fai sembrare tutto facile. Non so come sia possibile, ma penso proprio che ci sia un feeling speciale tra noi due. Proprio per questo mi viene da dire: “non vedo l’ora di ritrovarti, a presto amico”
Gabriele Barria con il tenore Francesco Meli e il pianista Umberto Musso presso Opera Carlo Felice Genova.