Si comincia giovedì con un incontro con l’innovatrice Daniela Ducato. Venerdì ospite il regista Francesco Bussalai col suo documentario “Arbores”.
Il 6 giugno “Le ceneri di Gramsci” dal poemetto di Pasolini in un concerto di parole e musica con Simonetta Soro, Elena Ledda, Mauro Palmas, Silvano Lobina, Marcello Peghin e Andrea Ruggeri.
Ultimo appuntamento il 7 giugno con “Atòbius e acàpius” a passo di ballo tra Salento e Sardegna con Enza Pagliara, Dario Muci, Viola Centi e l’Orchestra Poco Stabile di Mare e Miniere.
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Ritorna, per il terzo anno consecutivo, Pintai bisus, progetto culturale promosso a Quartu Sant’Elena dall’associazione Elenaledda Vox con il contributo dell’Amministrazione Comunale, e inserito nell’ampio ambito di Mare e Miniere, la rassegna itinerante di musica, teatro e danza (quest’anno alla sua diciassettesima edizione), che coinvolge – tra primavera e autunno – diversi centri e località della Sardegna. Quattro gli appuntamenti in calendario, tutti all’Ex Caserma in via Roma: questo giovedì (30 maggio), venerdì 31, e, la settimana prossima, il 6 e il 7 giugno.
In continuità con le due precedenti edizioni per formato, approccio e argomenti trattati, Pintai bisus prosegue la sua riflessione sul territorio che trova stimoli e aperture attraverso la capacità di immaginare e dipingere visioni (“pintai bisus”, appunto), in un’interlocuzione tra forme culturali e la realtà a cui si rivolge. Ma se le volte passate il focus era lo spunto legato alle visioni, questa volta Pintai bisus punta più in alto: attraverso l’esperienza dei protagonisti degli incontri in programma, l’innovatrice Daniela Ducato (al centro del primo appuntamento, giovedì 30 maggio) e il regista Francesco Bussalai (l’indomani, venerdì 31), cercherà di produrre un riflesso tangibile e concreto sul territorio: le visioni diventano realtà, esperienze concrete e pragmatiche, proiettate nel futuro, nel contesto della Sardegna e nella connessione con le sue comunità.
Come in sottotraccia, attraversa questa terza edizione di Pintai bisus, il pensiero di Antonio Gramsci, evocato negli incontri e omaggiato in un concerto di parole e musica tratto dal poemetto di Pier Paolo Pasolini “Le ceneri di Gramsci”: protagonisti, giovedì 6 giugno, Simonetta Soro, Elena Ledda, Mauro Palmas, Silvano Lobina, Marcello Peghin, Marco Argiolas e Andrea Ruggeri. E la musica, in questo caso funzionale alla danza, detterà anche ritmi e sonorità di “Atòbius e acàpius: a passo di ballo tra Salento e Sardegna”, lo spettacolo con le voci del duo salentino composto da Enza Pagliara e Dario Muci, la danzatrice Viola Centi e l’Orchestra Poco Stabile di Mare e Miniere che suggellerà Pintai bisus il 7 giugno.
«La rassegna Pintai Bisus è ormai un appuntamento consolidato e fra i più prestigiosi nel panorama dell’offerta culturale quartese» dichiara il sindaco della città di Sant’Elena Graziano Milia: «Un contenitore poliedrico capace di mettere in comunicazione mondi diversi, di creare stimoli e contaminazioni, di aprire scenari e spunti di dialogo che pongono Quartu al centro del dibattito culturale regionale e non solo. La città accoglie, rielabora, si lascia attraversare da questa corrente creativa che contribuisce ogni volta a una nuova presa di coscienza, ponendo interrogativi su temi importanti, come la ricerca di una nuova via per uno sviluppo sostenibile, ripartendo dalle radici profonde, ideali, identitarie, politiche e sociali della Sardegna di Ieri e di Oggi. Quartu oggi è avanguardia di questo discorso collettivo, con Pintai Bisus».
- Al via giovedì con Daniela Ducato
Si comincia, dunque, questo giovedì (30 maggio), alle 19,30, all’Ex Caserma in via Roma, con Daniela Ducato e i benefici del Terzo Paesaggio, un incontro con l’innovatrice più visionaria della Sardegna. Una visionaria, sì, ma “molto pragmatica”, come lei stessa si definisce; capace di oltrepassare i perimetri isolani in costante dialogo con la realtà nazionale e internazionale. Al Quirinale, dopo aver tenuto una lectio brevis sull’architettura di pace in diretta RAI, ha ricevuto l’onorificenza di Cavaliere della Repubblica per meriti ambientali da Sergio Mattarella, che l’ha definita “campionessa mondiale di innovazione della nostra Italia migliore”. Pluripremiata in patria e all’estero, dall’India a Stoccolma, come migliore innovatrice europea, tra centinaia di articoli di stampa e citazioni illustri come quella del New York Times, nell’incontro di giovedì per Pintai bisus parlerà del progetto del Comune di Guspini, con cui ha collaborato: il terzo paesaggio di Guspini è infatti il primo in Italia ad aver ottenuto la validazione di risorsa sanitaria per la promozione e la prevenzione della salute, qualifica validata dalla medicina forestale al pari della medicina termale. Un progetto già concretizzato che unisce insieme medicina, neurobiologia vegetale, urbanistica, salute pubblica, ed è applicabile ed esportabile anche ai territori di Quartu Sant’Elena. Coordinato da Lorena Carboni, e con intermezzi musicali del chitarrista Marcello Peghin, quello con Daniela Ducato sarà un dialogo su tutte le infinite e inaspettate opportunità che ci offre il terzo paesaggio, il luogo del nostro futuro biologico.
- Venerdì 31 Francesco Bussalai e il suo docufilm “Arbores”
I temi del paesaggio e dell’ambiente ricorrono anche nell’incontro di venerdì 31 maggio con il regista Francesco Bussalai e il suo documentario “Arbores”, in visione in apertura della serata con inizio alle 20,30. Ispirato dal libro “Colpi di scure e sensi di colpa” di Fiorenzo Caterini, il film racconta e incrocia storia e natura: nel 1800, una speculazione selvaggia guidata dal governo piemontese dei Savoia, rase al suolo l’ottanta percento dei boschi della Sardegna; un violenta operazione di sfruttamento del territorio che ha trasformato il paesaggio dell’Isola. Oggi la foresta ricresce, e in “Arbores” Francesco Bussalai racconta questa rinascita, focalizzando il suo sguardo sul bosco dell’Ortobene, il monte di Nuoro, la sua città: un bosco millenario, sacro alla popolazione, abbattuto dai colpi di scure dei taglialegna nell’Ottocento, un esempio di quanto accaduto all’epoca ai boschi di tutta la Sardegna. In sessantadue minuti, “Arbores” ripercorre quelle vicende intrecciando testimonianze e memorie, informazioni e storie scandite dallo scorrere del tempo nella foresta, frutto di un lavoro di osservazione e riprese realizzate nell’arco di ventiquattro mesi. Dopo la proiezione, Bussalai parlerà del suo lavoro nell’incontro con il pubblico coordinato da Lorena Carboni.
- Poesia e musica da “Le ceneri di Gramsci”
Nel suo terzo appuntamento, in programma giovedì 6 giugno alle 21, Pintai bisus riafferma e celebra la sua vocazione culturale, continuando la tradizione delle precedenti edizioni con progetti originali che fondono poesia e musica. Questa volta, renderà omaggio a un gigante del pensiero qual è stato Antonio Gramsci attraverso le parole di un’altra icona della cultura del Novecento, Pier Paolo Pasolini con il suo pometto “Le ceneri di Gramsci”. Il compito di interpretare quelle pagine in versi e note sarà affidato a una collaudata e affiatata formazione che schiera Simonetta Soro alla voce recitante, Elena Ledda al canto, Mauro Palmas alla mandola e al liuto cantabile, Marco Argiolas al clarinetto, Silvano Lobina al basso, Marcello Peghin, chitarra, Andrea Ruggeri, batteria.
- Sipario a passo di danza fra Salento e Sardegna
La terza edizione di Pintai bisus si chiuderà venerdì 7 giugno con un evento all’insegna dell’interazione culturale tra artisti di varia estrazione musicale e provenienza geografica, tematiche care a Mare e Miniere. In programma all’Ex Caserma di via Roma, con inizio alle 21, “Atòbius e acàpius“, un progetto di musica e danza con un cast di artisti di due regioni diverse, Salento e Sardegna, ma che condividono la stessa passione per lo studio e la reinterpretazione del ricco patrimonio tradizionale delle rispettive terre: il duo salentino composto da Enza Pagliara, storica voce della Notte della Taranta, considerata una delle più intense interpreti della vocalità salentina al femminile, e Dario Muci, cantante e ricercatore, con un repertorio per voci, tamburelli e chitarra; la danzatrice Viola Centi e l’Orchestra Poco Stabile di Mare e Miniere composta da Mauro Palmas (mandola), Marcello Peghin (chitarra), Marco Argiolas (clarinetto), Silvano Lobina (basso) e Andrea Ruggeri (percussioni). Coinvolgenti saltarelli, irresistibili pizziche, dillus e struggenti melodie si alterneranno a comporre un concerto che si annuncia di grande fascino.
Tutti gli appuntamenti sono aperti gratuitamente al pubblico. Per informazioni: mareminiere@gmail.com. Notizie e aggiornamenti disponibili sul sito www.mareeminiere.it e sui profili facebook, instagram e twitter di Mare e Miniere.
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