di Giampaolo Piga
Quando i miei amici mi dicono che sono piu’ di la che di quà, non intendono che sono mezzo morto, bensi’ che sono ancorato ad epoche passate e che sarei stato degno rivale ed emulo
di Claudio Villa, Luciano Taioli, Luigi Tenco e cosi’ via.
Per amor del vero ammetto che troppe volte nella mia vita il mio sguardo è rivolto al passato e nel presente non mi ci vedo proprio, se poi penso al futuro ecco che mi assale il panico e preferisco tenere lo sguardo ai miei lontani ieri.
Poi voglio Angelina
Domani non so che sarà, ma oggi la musica e le canzoni sembrano cura ed antidoto per tutti i mali del globo e Dio benedica questo momento di illusoria ubriacatura e oblio che arriva quando non se ne poteva piu’ di bombe e bimbi morti e anche se io, mentre tutto il mondo parla di canzoni e di Sanremo, al Lirico di Cagliari devo indossare le antiche vesti di centurione romano, con Sanremo i conti li devo fare, eccome se li devo fare.
Continuino pure i colleghi a prendermi in giro, ma non so quanti di loro hanno azzeccato il vincitore dopo solo poche note della canzone.
Ebbene si, cosi’ capitò per Giorgia, per Masini, (non il tenore) per Emma etc, perchè’ per quanto possano prendermi per il culo, io alle serate sanremesi non ci ho mai rinunciato anche se seppi dei “papaveri alti alti” soltanto dopo molti anni.
Poi voglio Angelina
In questi giorni fra zeppole e coriandoli, portare a passeggio mia figlia mi ha ripagato di momenti della mia vita che non sono dei migliori e anche se vederla crescere con sempre maggiori richieste e pretese mi spaventa un po’, Elisa è e rimane la mia sola unica ragione di vita.
<<Papà io esco con te ma poi voglio Angelina>>. Forse chi in questi giorni è rimasto incollato alla tv avrebbe capito al volo di cosa e di chi intendesse parlare, ma io sinceramente l’unica
Angelina che conoscevo era una mia zia morta anni addietro e non sarei mai arrivato a lei, alla Mango.
Vedere e sentire quella ragazza sul palco mi ha dato la certezza che per decretarne immediatamente la vittoria mi sarebbero bastati pochi momenti perche’ quella ragazza ha tutto quello che una cantante di razza deve avere e poi pensare al suo trascorso cosi’ doloroso causato dalla drammatica perdita di suo padre, non puo’ che aumentare la mia simpatia per lei.
Grazie Elisa per avermi fatto conoscere un bel momento di musica e di gioia perche’ a dispetto del titolo, non solo non mi ha annoiato, ma mi ha dato la convinzione che il bello esiste ancora e siamo in molti a desiderarlo e questa bellissima ragazza sola sul palco, ce ne ha dato ampia dimostrazione.
Hai cantato per il pubblico di Sanremo, per chi era a casa, per Elisa, per me e per tuo padre che ti ha dedicato l’applauso piu’ bello: brava Angelina Mango!!
I racconti e ricordi di Giampaolo Piga si possono trovare in una raccolta intitolata “Il mio vivere così” attraverso questo link