Franco si sveglia nel parco di Monte Claro a Cagliari. Non sa cosa gli sia accaduto. Non ha con sé i documenti, il telefono e le chiavi dell’auto. Teso e preoccupato, corre verso casa dei suoi genitori per chiedere aiuto e capire. Le sue aspettative vengono disattese: il padre non è in casa e la madre lo tratta come uno sconosciuto cacciandolo via.
Lui cerca così di contattare la sorella, ma anche lei si rivolge a lui come fosse un estraneo. Stesso risultato ottiene con la sua ex ragazza, il suo migliore amico e tutti i conoscenti con cui avrà a che fare.
Successivamente, Franco spera di risolvere con una ricerca su internet; riesce così a contattare un uomo che gli dà delle indicazioni per poter tornare alla sua vita, ma questo tentativo risulterà solo un’ illusione. Si ritroverà a vivere come uno dei tanti senza fissa dimora che aveva conosciuto nella sua esperienza d’educatore. Nella sofferenza e nella solitudine rifletterà sulla sua vita e su quella di tutti gli altri personaggi significativi che mano a mano incontrerà: il Vecchio, Edoardo, Giuseppe, Matteo, Lucio, Salvatore e Sonia.
Questi si sono persi e, nella maggior parte, fatti sopraffare dai vizi umani più autolesionisti: alcol, droga, gioco d’azzardo. Per ciascuno di loro si pone in risalto il rapporto esistente tra le scelte libere che hanno potuto fare e il destino ineluttabile che hanno dovuto subire. Franco avrà così modo di comprendere ciò che logora e ciò che migliora la vita umana, ricercando, e trovando, il senso più profondo dell’esistenza.
Tra le persone incontrate, assume particolare importanza Salvatore; da lui viene a sapere di essere deceduto e finito in un universo parallelo che viene chiamato “luogo della comprensione”, raggiungibile attraverso la morte o il sonno profondo. Questo è simile al suo vecchio mondo, ma con la differenza che lui non ci ha mai vissuto; un passaggio complicato, ma inevitabile, che tutti gli uomini devono affrontare e oltrepassare per raggiungere la felicità.
Questo è un estratto del libro UOMINI PERSI di Stefano Sarais, il suo primo libro, ispirato a storie vere. Ve lo consiglio vivamente. Potrete acquistarlo attraverso questo link