Per motivi personali non ho potuto seguire la diretta della prima dell’opera verdiana Don Carlos,ieri 7 dicembre 2023 al Teatro alla Scala. Lo farò con calma attraverso Rai play. Però ho seguito il dopo recita attraverso i commenti di chi c’era. Ho saputo che il basso (e non tenore come ho letto in una testata online), il bravissimo Michele Pertusi, che ha avuto un abbrassamento di voce. Purtroppo capita in questo perido, la voce non è uno strumento a cui puoi cambiare una corda e riprendere a suonare come nulla fosse.. E’ vero che in genere c’è sempre un cover, una voce pronta a sostituire chi si ammala all’ultimo momento. E qui davvero non capisco come non sia potuto entrare in scena. Ma qualche giorno fa è successa la stessa cosa a Bergamo, al Teatro Donizetti durante l’opera Il Diluvio di Donizetti, dove il basso, il giovane argentino Nahuel Di Pierro, nel ruolo di Noè, ha avuto un attacco di laringite. Il teatro aveva il cover che probabilmente non ha avuto i tempi tecnici per prepararsi fisicamente, ha doppiato la voce del basso principale proprio come si fa nel cinema. “Ero a lato del palcoscenico con lo spartito mentre lui eseguiva la regia”. Il bravissimo mio conterraneo cagliaritano ,Alessandro Abis non ha di certo fatto sfigurare l’argentino. Il pubblico ha reagito benissimo, tributando alla coppia di bassi, che giustamente si è presentata insieme ai saluti finali uno scroscio di applausi di approvazione e di simpatia.