I rintocchi di Galusè è il titolo del nuovo libro di Roberto Brughitta presentato ieri alla Biblioteca di Selargius, nella ormai collaudata rassegna “Libri al profumo di té”. La rassegna che è organizzata dall‘Associazione Teatrale Animus Teatro , non si limita ad una semplice presentazione e lettura di libri ma quasi sempre offre anche musica e performance teatrali e ieri, a sorpresa , due momenti di animazione con burattini.
Lo scrittore Roberto Brughitta infatti è anche un esperto in materia, avendo collaborato con la famosa compagnia di Mauro Sarzi. In questa occasione ci ha anche spiegato la differenza fra burattini e marionette. Ta le tante cose interessanti ci ha anche parlato della figura del “sonaggiargiu“, personaggio del suo romanzo, che consiste nell’arte di fare i campanacci: un mestiere antico e romantico con una storia che affonda le sue radici nella tradizione sarda. Il campanaccio ha come funzione principale quella di far ritrovare un animale che si è perso, soprattutto in caso di nebbia, ma permette anche al pastore di rintracciare il gregge quando si allontana dal pascolo.
Il romanzo di Brughitta è ambientato a Tonara nei primi anni Ottanta; la placida esistenza di Giacu il “sonaggiargiu” (creatore di campanacci) è turbata dall’inaspettato ritorno in paese di Atalaia, la sorella un tempo tanto amata, con cui i rapporti si sono bruscamente interrotti anni prima. L’arrivo della donna, che porta con sé il figlio Luciano, sarà destinato a cambiare il corso della vita di Giacu e lo costringerà a fare i conti con un passato del quale è fin lì stato all’oscuro. Accompagnano la storia i rintocchi cadenzati dei campanacci di Giacu, che Roberto descrive con la sensibilità e l’efficacia che gli sono proprie. Vero e proprio linguaggio ancestrale dalle misteriose inflessioni che avvicinerà Luciano a uno zio all’apparenza così diverso da lui.
Durante la serata l’avv. Giampaolo Manca ha dialogato con l’autore . Gli attori della compagnia Animus teatro hanno letto alcuni brani tratti dal romanzo mentre l’animazione musicale era a cura di Mauro Sollai, voce e chitarra.
Di seguito un video-documento della serata