Ho amato questa trasmissione fin dagli inizi, da quando non aveva limiti di categorie relative all’età dei concorrenti. Mi piaceva l’idea di questo talent in cui i giurati potevano votare senza vedere i candidati, ma esclusivamente ascoltandone la voce . Quattro artisti famosi di spalle ascoltano i brani proposti e, se l’esecuzione è di loro gradimento, decidono di girarsi e quindi anche guardare.
La trasmissione è nata per la Rai nel 2013, da un format lanciato da Raffaella Carrà. Ha proseguito nel tempo tra alti e bassi , prima su RAI 2 e poi su RAI 1, trasformandosi in The Voice Senior per artisti over 60. Attualmente è condotta magistralmente da Antonella Clerici. Credo che questa scelta sia stata vincente per il rilancio della trasmissione.
Nel presentare i candidati, la Clerici è molto professionale e delicata nelle sue interviste, mettendo i concorrenti a loro agio mentre si raccontano. Vengono fuori storie belle e a volte drammatiche dove musica è sempre stata colonna sonora di vita. La grande passione, mai sopita per il canto, che sfocia nel desiderare ancora una volta (o per la prima volta) di sentire i riflettori addosso.
Ci sono diversi personaggi che hanno avuto successo negli anni passati e che hanno desiderato appunto di rimettersi in gioco. In questa edizione ad esempio Minnie Minoprio, famosa subrette degli anni ’70 , che ha poi virato come cantante jazz, aprendo un locale col marito. Se per anni è stata famosa per le sue gambe, in questa edizione di The voice abbiamo potuta apprezzarla per la sua voce e musicalità.
E che dire di Ronnie Jones, l’americano di 85 anni, famosissimo negli anni 60/70 che si è presentato in incognito con una voce pazzesca, per me già sicuro vincitore di questa edizione. Una spanna sopra tutti.
Per chi non avesse mai visto la trasmissione, ne consiglio la visione mettendo in evidenza che il livello dei concorrenti è davvero altissimo e che , nonostante l’età, si possono ancora ascoltare belle voci e musicisti di tutto rispetto.
Di sicuro rilievo è anche la giuria formata da personaggi molto diversi tra loro : I ricchi e poveri, Clementino, Gigi D’Alessio, Loredana Bertè. Conoscevo Clementino solo per il suo rap, ma devo dire che la sua simpatia e napoletaneità ci diverte sempre, trovando in Gigi d’Alessio una spalla per battute e piccole gag a volte contro la burbera Bertè o i Ricchi e Poveri.