Girando le vie di Londra, mi sono ritrovata davanti ad un vicoletto che ho voluto fotografare e che, per qualche minuto mi ha fatto volare con la fantasia all’ambientazione di certe storie di romanzi e film che ho letto ed ho visto. Tra le tante una in particolare: l’Opera da tre soldi di Brecht/Weill
Ho conosciuto quest’opera grazie alla cantante italiana Milva che ho sempre apprezzato per le sue qualità vocali. Qualche tempo dopo il suoi primi successi, mise da parte il suo repertorio di canzonette negli anni ’60, evolvendosi in un repertorio più raffinato, come ad esempio quello dei tanghi di Astor Piazzolla o delle canzoni appunto dell’Opera da tre soldi , non disdegnando l’Opera lirica moderna scritta per lei dal compositore MarcoTutino.
L’opera da tre soldi, alterna momenti di prosa a momenti musicali e cantati; nel lavoro di Gay/Pepusch la forma dei momenti musicali ricalca parodisticamente l’opera italiana, in quello di Brecht/Weill il cabaret e il jazz.
L’opera è ambientata nella Londra vittoriana. Il protagonista, nell’opera di Brecht/Weill – così come in quella di Gay/Pepusch – è Macheath, noto criminale. Il numero di apertura, Morgenchoral des Peachum, cita la musica del compositore Johann Christoph Pepusch nell’originale di Gay.
Macheath (Mackie Messer, o Mack the Knife) sposa Polly Peachum. Il padre di Polly, che controlla tutti i mendicanti di Londra, è sgradevolmente sorpreso dall’avvenimento e tenta di far arrestare e impiccare Macheath. I suoi maneggi sono però complicati dal fatto che il capo della polizia, Tiger Brown, è un amico di gioventù di Macheath. Alla fine Peachum riesce a farlo condannare all’impiccagione, ma poco prima dell’esecuzione, Brecht fa apparire un messaggero a cavallo da parte della “Regina” che grazia Macheath e gli conferisce il titolo di baronetto, nella parodia di un lieto fine.
In molti punti l’opera si appella direttamente al pubblico, rompendo la “quarta parete” e ricercando un effetto che Brecht chiama di straniamento, contrapposto all’immedesimazione che al tempo di Brecht era lo standard dominante nella messinscena; per esempio vengono proiettate delle frasi sul fondale e i personaggi a volte portano in scena dei cartelli.
L’opera pone rilevanti questioni politiche e sociali, con intento provocatorio, e punta a sfidare le nozioni di ciò che all’epoca erano considerati “teatro” e “decenza”.
Macheath (“Mackie Messer”/”Mack the Knife”) – Il più grande e più famoso criminale di Londra | tenore/ baritono | Harald Paulsen |
Jonathan Jeremiah Peachum – L’amico dei mendicanti. Capo di tutti i mendicanti di Londra, cospira per far impiccare Macheath | baritono | Erich Ponto |
Celia Peachum – La moglie di Peachum, che l’aiuta negli affari | mezzosoprano | Rosa Valetti |
Polly Peachum – La figlia di Peachum. Cinque giorni dopo aver incontrato Mack accetta di sposarlo | soprano | Roma Bahn |
Jackie “Tiger” Brown – Capo della polizia di Londra e miglior amico di Mack dai tempi dell’esercito | baritono | Kurt Gerron |
Lucy Brown – La figlia di Tiger Brown. Anche lei afferma di essere sposata a Mack | soprano | Kate Kühl |
Jenny delle Spelonche – Una prostituta che ha avuto una relazione con Mack. Viene ingannata e consegna Mack alla polizia | mezzosoprano | Lotte Lenya |
Il cantante di strada – Canta “La ballata di Mackie Messer” nella scena d’apertura | baritono | Kurt Gerron |