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Si parte giovedì pomeriggio (27 ottobre) con un incontro con il musicista, compositore e sound designer Max Viale e con il regista Giancarlo Soldi, candidato al Nastro d’Argento nel 2020 per il miglior docufilm con “Cercando Valentina. Il mondo di Guido Crepax“, un viaggio alla scoperta dell’iconico personaggio dei fumetti e del suo creatore, che sarà proiettato nel prosieguo del pomeriggio. Il lavoro della scelta musicale nei documentari è il tema al centro del dibattito, con inizio alle 16, moderato dal compositore e musicologo Riccardo Giagni, cui è affidata come di consueto la conduzione degli incontri con gli ospiti del festival. L’appuntamento rientra nel quadro del CAMPUS Musica per il Cinema, il progetto didattico che Creuza de Mà porta avanti in partenariato con la Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia Scuola Nazionale di Cinema e con il supporto della Fondazione Sardegna Film Commission.
A questo versante di attività guarda anche la serie di proiezioni in programma a partire dalle 18.30: sullo schermo i cortometraggi realizzati dagli ex allievi, ora diplomati, del Centro Sperimentale di Cinematografia, sotto l’occhio esperto della regista Susanna Nicchiarelli, e musicati all’interno del progetto CAMPUS in Sardegna: un momento di saldatura non solo ideale fra il lato spettacolare e quello didattico di Creuza de Mà. Si comincia con “Lia”, di Giulia Regini, con musiche di Paolo Casali, vincitore della Menzione speciale della Giuria al Festival Corto Dorico; a seguire “La vedova più bella del paese”, di Mino Capuano, già premiato per i suoi lavori in diversi festival e rassegne; firma le musiche Claudio Toldonato; terzo corto in visione “Notte romana”, del giovanissimo Valerio Ferrara, con colonna sonora di Alessandro Speranza, presentato in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia nel 2021.
Provengono dallo stesso bacino di produzione i tre cortometraggi che alle 21 aprono la fascia serale della prima giornata: primo lavoro in visione “Amarena”, di Alberto Palmiero con musiche di Francesco Di Grazia; a seguire “A Fior Di Pelle”, di Lorenzo Tardella (classe 1992), che con il suo corto di diploma ha debuttato in anteprima mondiale alla Berlinale 2022 (unico italiano in concorso); firma le musiche Fabio D’Onofrio; completa il trittico “L’avversario”, di Federico Russotto con musiche di Sergio Bachelet, vincitore lo scorso luglio a Carloforte dell’apposito Premio Creuza de Mà dedicato ai giovani compositori per i cortometraggi.
Chiusura di serata con il pluripremiato film di Leonardo Di Costanzo “Ariaferma“ (2021), con Toni Servillo e Silvio Orlando per la prima volta protagonisti insieme. Girato nell’ex carcere di San Sebastiano a Sassari, il lungometraggio è ambientato in un vecchio penitenziario in disfacimento, dove gli ultimi detenuti e i pochi agenti rimasti convivono in un’atmosfera sospesa, nell’attesa di raggiungere nuove destinazioni, dando sempre meno importanza a regole e ruoli. Presente alla proiezione Pasquale Scialò che con le sue musiche per “Ariaferma” ha ottenuto il premio come migliore compositore alla settantottesima Mostra del Cinema di Venezia e al Premio internazionale Cinearti “La Chioma di Berenice”, oltre alle nomination ai David di Donatello, ai Nastri d’Argento e al Globo d’oro per la stampa estera.
Si apre con un nuovo incontro anche il pomeriggio di venerdì 28. Condotto sempre da Riccardo Giagni, avrà per ospiti lo stesso Pasquale Scialò, ancora il regista Giancarlo Soldi e Giandomenico Curi, impegnati a ragionare, a partire dalle 16, sul suono e la musica nei film, nei cartoni animati e nei documentari musicali. Autore radiofonico e televisivo, saggista e regista cinematografico, Giandomenico Curi sarà ancora protagonista alle 18.30 nella presentazione del suo saggio “Il me paìs al è colòur smarit“ dove racconta il rapporto personale fra Pierpaolo Pasolini e Giovanna Marini, nato dall’autentica folgorazione che l’artista romana ebbe per la musica popolare proprio grazie all’incontro, decisivo per il prosieguo del suo cammino, nel 1960, con il regista e intellettuale friulano. La presentazione del libro varrà a introdurre il documentario firmato nel 2019 dallo stesso Curi, in visione subito dopo: “A Sud della musica – la voce libera di Giovanna Marini“ (82′, 2019), racconto di oltre cinquant’anni di carriera della grande protagonista della musica popolare italiana.
Tutta dedicata al sodalizio speciale tra la musica di Ennio Morricone e il cinema di Giuseppe Tornatore la serata di venerdì 28, che riprende e sviluppa il filo del discorso avviato lo scorso luglio a Carloforte, nella prima parte del festival, che ebbe proprio il regista siciliano come ospite d’onore di Creuza de Mà. Si comincia alle 21 con un incontro di Riccardo Giagni con il compositore Alessandro De Rosa, coautore con Morricone di un’autobiografia del grande musicista scomparso due anni fa: “Ennio Morricone – Inseguendo quel suono. La mia musica, la mia vita“.
Dalle parole alla musica nella seconda parte della serata con una lezione – concerto di Daniele Furlati, pianista e compositore per il teatro e per il cinema (con Marco Biscarini è coautore delle musiche per i lungometraggi di Giorgio Diritti, compreso il pluripremiato “Volevo nascondermi”): tema del suo contributo la musica e i suoi sync in “Stanno tutti bene“, il film diretto nel 1990 da Giuseppe Tornatore, con le musiche di Ennio Morricone e con il grande Marcello Mastroianni nelle vesti dell’anziano protagonista, che chiuderà la serata.
Il sodalizio tra il grande compositore e il regista detta la regola anche della terza e ultima giornata della tranche cagliaritana di Creuza de Mà, sabato 29 ottobre, che prenderà il via alle 17.30 con la presentazione di due libri: il già citato “Ennio Morricone – Inseguendo quel suono. La mia musica, la mia vita“, e “Ennio. Un maestro“, frutto dei lunghi dialoghi di due amici, Tornatore e Morricone, uno che fa cinema e uno che ha scritto indimenticabili musiche per il cinema. A seguire, una tavola rotonda moderata da Riccardo Giagni che vedrà riuniti ancora i compositori Daniele Furlati e Alessandro De Rosa insieme a Gianni Russo, cofondatore della Piano B, casa di produzione di “Ennio”, il documentario di Giuseppe Tornatore che suggellerà la serata: un profilo di Morricone che il regista siciliano tratteggia attraverso una lunga intervista al Maestro, musiche e immagini d’archivio, e testimonianze di artisti e registi come Bernardo Bertolucci, Giuliano Montaldo, Marco Bellocchio, Dario Argento, i fratelli Taviani, Carlo Verdone, Oliver Stone, Quentin Tarantino, Bruce Springsteen, Nicola Piovani e Pat Metheny, tra gli altri. Nelle sale a metà febbraio scorso, “Ennio” ha fatto incetta di premi David (miglior documentario, miglior montatore per Massimo Quaglia e Annalisa Schillaci, miglior suono per Fabio Venturi, Gilberto Martinelli, Gianni Pallotto e Francesco Vallocchia) e ricevuto un Nastro d’Argento per il miglior documentario sul cinema.
Tutti gli appuntamenti in programma sono ad ingresso gratuito. Per informazioni: segreteria.musicapercinema@gmail.com. Per aggiornamenti e altre notizie: www.musicapercinema.it e www.facebook.com/creuzademafestival.
La sedicesima edizione di Creuza de Mà è organizzata dall’associazione culturale Backstage con il contributo della Regione Autonoma della Sardegna (Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport, e Assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio), della Fondazione Sardegna Film Commission, del Ministero della Cultura, del Comune di Carloforte, della Fondazione di Sardegna e del CSC – Centro Sperimentale di Cinematografia Scuola Nazionale di Cinema, con la collaborazione di Carloforte Music Festival, Museo Nazionale del Cinema di Torino, Superottimisti Torino, Conservatorio di Musica “Giovanni Pierluigi da Palestrina” di Cagliari, Conservatorio di Musica “Luigi Canepa” di Sassari, Università degli Studi di Cagliari, SalinaDocFest. Sponsor: Cantine Pauli’s di Monserrato.