Eravamo in tanti ieri a festeggiare gli 85 anni del maestro Mario Faticoni, figura di rilievo del teatro sardo di prosa. Tanti presenti hanno percorcorso con lui un tratto di strada. Personalmente l’ho conosciuto come docente di dizione e recitazione e di letteratura poetica e drammatica, durante i miei studi in Canto al Conservatorio di Cagliari; in seguito, ha rilevato anche la catteda di Arte scenica, tutte materie d’esame per la laurea in canto lirico.
Ieri è stata una festa semplice ma ricca di ricordi affettivi. Con lui tanti amici, anche compagni dei primi anni del suo percorso artistico come gli attori Tino Petilli e l’attrice Maria Grazia Bodio. Tutti ancora attivissimi nei nostri palcoscenici .
La festa si è svolta nella bella cornice di Casa Saddi, un luogo storico di Pirri che ormai da diversi anni si è trasformato in un Centro culturale attivissimo, nonchè sede attuale de “Il Crogiuolo”, fondato proprio da Mario Faticoni e attualmente gestito dalla sua allieva Rita Atzeri.
Dopo un ricco buffet all’aperto, Mario Faticoni ci ha invitato ad entrare nel teatro, in quello che un tempo era la cantina dei vini di Casa Saddi e dove attualmente si svolgono gli spettacoli. Con l’accompagnamento al pianoforte di Salvatore Spano, ci ha intrattenuto con qualche brano del suo repertorio fra recitazione e canto. Il canto è un sogno che Mario aveva da sempre nel cassetto e che ha realizzato in tarda età. Una bella voce da tenore che se avesse coltivato nell’età appropriata forse i suoi palcoscenici sarebbero stati anche quelli della lirica.
In questa occasione ci ha dilettato con qualche brano da camera, e diverse canzoni di Giorgio Gaber , conosciuto ai più come personaggio televisivo e interprete di musica leggera ma, come ci ha tenuto a precisare lo stesso istrionico Mario, è stato un personaggio di ben altro spessore.
Il soffio delle candeline sulla torta e il rituale corale “Tanti auguri a te”, è stato un momento e mozionante che ha chiuso la serata.
Ai giovani della nuova generazione, che conoscono poco Mario Faticoni, invito a leggere l’intervista di seguito rilasciata al nostro quotidiano l’Unione Sarda