La bastarda di Istanbul

Ieri sera, nella bella cornice della Sala dei Ritratti Fondazione Siotto è andato in scena il secondo appuntamento della mini-rassegna  del Teatro Da Camera: La bastarda di Istanbul,  una collaborazione con La Fabbrica Illuminata e la fondazione Siotto.

 Si è trattato di un  reading con la  voce recitante di Anna-Lou Toudjian e il  pianoforte di  Irma Toudjian. Le letture erano tratte  dall’omonimo romanzo di Elif Şhafak.

La voce calda dell’attrice Anna-Lou Toudjian (supportata dalle basi musicali dell’esperta pianista  Irma Toudjian) ha iniziato il suo racconto in mezzo al numeroso pubblico, trasportandolo a visionare un film immaginario su ciò che la scrittrice turca ha voluto raccontare: l’amicizia tra Armanoush, (giovane armena americana) e Asya, una giovane turca nata fuori dal matrimonio (la “bastarda”, appunto).  Abbiamo così “visto” una Istanbul come la descrive la scrittice: “una nave dalla rotta incerta su cui da secoli si alternano passeggeri di ogni provenienza, colore, religione”. Ma nel “film” si sono visti anche i paesaggi sul Bosforo,  la bellezza storica del centro della città con le sue moschee e le tradizioni culinarie

La scopre anche Armanoush, giovane americana in cerca nelle proprie radici armene in Turchia. E lo sa bene chi a Istanbul ci vive, come Asya, diciannove anni, una grande e colorata famiglia di donne alle spalle, e un vuoto al posto del padre. Quando Asya e Armanoush si conoscono, il loro è l’incontro di due mondi che la storia ha visto scontrarsi con esiti terribili: la ragazza turca e la ragazza armena diventano amiche, scoprono insieme il segreto che lega il passato delle loro famiglie e fanno i conti con la storia comune dei loro popoli.

L’evento cade nel 107esimo Giorno del ricordo per il genocidio del popolo armeno

 

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *