il trio del chitarrista Matteo Mancuso e il Trio Bobo.
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Chitarra, basso e batteria: due trii dal medesimo organico strumentale al centro dei riflettori, domani sera (venerdì 24) a Cagliari, al parco della basilica di San Saturnino, nella seconda serata del festival Forma e Poesia nel Jazz, in programma fino a domenica nel capoluogo sardo.
Apre, alle 20, il gradito ritorno, a distanza di un anno, del chitarrista Matteo Mancuso con Stefano India al basso e Giuseppe Bruno alla batteria. Venticinque anni da compiere il prossimo novembre, strumentista poliedrico, che spazia dalla chitarra classica all’elettrica, il musicista palermitano si è fatto conoscere per la sua particolare tecnica raccogliendo apprezzamenti da specialisti dello strumento a corde del calibro di Steve Vai, Dweezil Zappa e Al Di Meola, tra gli altri. Insieme al suo trio Matteo Mancuso propone classici della fusion e del jazz ma soprattutto composizioni originali.
Intorno alle 21 sale sul palco il Trio Bobo, formazione di impronta jazz-rock nata nel 2002 intorno alla storica sezione ritmica di Elio e le Storie Tese, ovvero Faso (basso) e Christian Meyer (batteria), e dalla loro esigenza di misurarsi con altri generi musicali come la musica di derivazione africana, il jazz e la fusion. Dopo l’esperienza con alcuni quartetti e quintetti con fiati e pianoforte, i due decidono di optare per una situazione più snella: è così che entra in squadra Alessio Menconi, chitarrista con collaborazioni importanti all’attivo, come la registrazione di quattro album con Paolo Conte. Dopo un periodo passato a fare cover, il Trio Bobo inizia a comporre materiale proprio e giunge nel 2005 alla registrazione del primo album omonimo, che crea immediato interesse nell’ambito del jazz nazionale. Nonostante i numerosi impegni dei singoli membri, in primo luogo con Elio e le Storie Tese, il gruppo rimane attivo, mantenendo lo spirito giocoso ed esuberante che caratterizza le personalità dei suoi membri, con un’intensa attività live nei locali di tutta Italia, e anche qualche sporadica sortita oltre confine, per giungere nel 2016 al secondo album, “Pepper Games”, con cui consolida il proprio stile fatto di groove africano, suoni latini e un’impronta marcatamente jazz/rock. È del 2019, il terzo album del Trio Bobo “Sensurround”, che vede la presenza di ospiti come Stefano Bollani al piano e la cantante indiana Varijashree Venugopal.
Il biglietti per questa, come per le prossime serate del festival, sono in vendita (a 21,5 euro) sul circuito Box Office Sardegna (info 070657428). Botteghino aperto dalle 19 al parco della Basilica di San Saturnino. Nel rispetto delle attuali norme anti Covid-19, per accedere ai concerti sarà necessario munirsi di green pass; i posti a sedere saranno limitati e distanziati.
Prima che si accendano i riflettori nel parco della basilica di San Saturnino, altri appuntamenti sono in agenda per la giornata di domani (venerdì 24) in mattinata. Alle 10, la guida escursionistica Stefania Contini conduce una visita alle saline di Molentargius (prenotazioni al numero 3489305607); e al termine, aperitivo in jazz con la cantante Carla Giulia Striano accompagnata da Maurizio Marzo alla chitarra. Intorno a mezzogiorno, grazie alla collaborazione dell’ARST, ritornano invece le esibizioni musicali nei vagoni della Metropolitana leggera: a bordo Matteo Costa al contrabbasso e Marco Pittau alla tromba.
La ventiquattresima edizione di Forma e Poesia nel Jazz è organizzata con il contributo della Regione Autonoma della Sardegna (Assessorato allo Spettacolo e Attività Culturali), del Comune di Cagliari (Assessorato alla Cultura), del MiC – Ministero della Cultura e della Fondazione di Sardegna. Partner MiC Sardegna, ARST – MetroCagliari, Conservatorio di Musica “Giovanni Pierluigi da Palestrina”, FIAB Cagliari, Associazione Baetorra, Tourist Smile, Sardinia Jazz Network, I-Jazz. Media partner Tiscali e Nara comunicazione.
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