Cinema alla Casa della cultura

Emanuela Stara e Massimo Moi

In occasione di eventi culturali mi capita spesso di conoscere luoghi che hanno una storia interessante.  Ieri ho assistito al  primo evento della rassegna Agosto in Paulis‘curata dalla Compagnia çàjka ETS , nella Casa della Cultura di Monserrato.

La serata, dedicata a tre cortometraggi, è stata condotta da Massimo Moi . Ha aperto la serata l’assessore alla cultura  Emanuela Stara che ci ha illustrato l’importanza del luogo in cui ci trovavamo. Ci ha spiegato che l’edificio risale all’ultimo decennio del XIX secolo. In origine, già proprietà della famiglia Tinti, fu nel periodo fascista, la sede del fascio. Situata al centro della città di Monserrato, mostra alcuni elementi tipici dell’architettura delle case campidanesi come l’ampio cortile interno. Ed è qui che è stata allestita una sala spettacolo con le sedie distanziate tra loro e un grande schermo per le proiezioni. L’assessore ha sottolineato l’importanza della sicurezza per combattere il COVID. Infatti all’ingresso ci sono stati dei rigorosi controlli proprio perchè chi vi accedeva potesse sentirsi a proprio agio.

Una bella brezzolina ci ha tenuto compagnia per tutta la serata.

Carlo Licheri e Massimo Moi

Tre i corti presentati tra cui L’ultima habanera del regista Carlo Licheri, ambientato nella seconda guerra mondiale (guarda qui). Lo stesso regista ci ha illustrato nei dettagli  com’ è nato e  sviluppato il suo film, girato all’interno di un rifugio antiaereo cagliaritano.   Anche la Casa della cultura  ha al suo interno un bunker, testimonianza del ruolo di rifugio antiaereo svolto dal fabbricato durante la II guerra mondiale.

Oltre al film di Licheri,   sono stati presentati altri due interessantissimi corti “Maria  a Chent’annos” (anche questo ambientato nella seconda guerra mondiale) e “Gong”   per la regia di Giovanni Battista Origo. Due cortometraggi molto diversi tra loro ma tutti e due interpretati da attori di ottimo livello.

Questa sera la rassegna prosegue con uno spettacolo teatrale, “Volevo vedere il cielo”, della compagnia L’Effimero Meraviglioso di Massimo Carlotto, con Miana Merisi e la partecipazione di Michela Cidu, regia di Maria Assunta Calvisi

L’evento seguirà tutte le regole anti-Covid ed è pertanto consigliata la prenotazione al 3777080898.

 

I due cortometraggi e il ricordo degli anziani protagonisti  che  rivedono la loro giovinezza nel drammatico contesto della guerra, mi ha portato alla mente i racconti di mia madre e di mia zia che hanno vissuto quei tristi momenti .

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