Esce ufficialmente venerdì 12 febbraio “Da sogno a realtà” primo album del cantautore cagliaritano Daniele D’Elia. Il disco si struttura in otto brani con la produzione artistica di Massimo Satta e una importante rosa di musicisti, tra i quali il pianista australiano Peter Waters.
Accompagna l’album il videoclip dell’omonimo brano “Da sogno a realtà” diretto dal regista Marco Oppo.
Esce ufficialmente venerdì 12 febbraio “Da sogno a realtà”, primo disco del cantautore cagliaritano Daniele D’Elia, concept album che racchiude al suo interno otto canzoni composte nel corso di un trentennio e incise nel lungo e recente periodo di lockdown.
Il lavoro si avvale dell’importante produzione artistica e dei raffinati arrangiamenti di Massimo Satta (alle chitarre acustiche ed elettriche, tastiere e programmazioni), con la partecipazione di una rodata formazione che oltre D’Elia (voce e cori), annovera tra le sue fila Francesca Loche alla voce e cori, Fabio Tullo ai sassofoni, Fabrizio Foggia al piano e tastiere, Alessio Povolo al basso e Daniele Russo alla batteria. Ad arricchire la nutrita formazione anche il pianista australiano Peter Waters (con il quale l’autore è legato da un profondo sodalizio umano e artistico) e il chitarrista Federico Valenti.
“Da sogno a realtà” è impreziosito dalle grafiche di Emanuela De Murtas (in arte EmaD) e dal lavoro della designer Isotta Dell’Orto, capaci di tradurre attraverso delicate immagini l’intimità dell’autore e i sentimenti sottesi ad ogni brano. Le figure sono ritagliate in uno spazio infinito e surreale, dove tutto appare leggerissimo e privo di gravità. Un luogo dove perfino la malinconia non ha peso. Le illustrazioni sono state realizzate con una tecnica mista, combinando acrilico bianco e acquerello su carta. Le fotografie che accompagnano l’intero lavoro sono di Marcello Carro, e il videoclip della title track è del regista Marco Oppo.
“Le canzoni contenute in questo primo disco parlano di me”, racconta Daniele D’Elia. “Le ho scritte in periodi diversi della mia vita. Alcune sono rimaste chiuse in un cassetto per circa trent’anni; erano un po’ impolverate, le ho tirate fuori e ci ho rimesso mano, cercando però di preservarne lo spirito originario. Altre, invece, sono più recenti. Un ringraziamento speciale è rivolto a chiunque avrà la voglia e lo spirito di soffermarsi ad ascoltare, perchè senza le orecchie di chi ode, la musica avrebbe un po’ meno senso. Questo album è dedicato a tutte le persone che ho amato, amo e amerò.”
L’album è disponibile nelle principali piattaforme di streaming online (Spotify, Google Music, Deezer e Amazon Music) e da lunedì 22 febbraio si potrà acquistare fisicamente presso la Libreria Miele Amaro (via Giuseppe Manno 88, Cagliari), Pesolo (v.le Monastir 104, Cagliari), Music Mania (via Guglielmo Marconi175, Quartu Sant’Elena) e Libreria Emmepi Ubik (corso Umberto I 235, Macomer).
I giornalisti interessati possono richiedere disco e press kit all’indirizzo mail s.cavagnino@gmail.com
IL DISCO – Ad aprire il disco Da sogno a realtà di Daniele D’Elia è Bambino, canzone autobiografica, nitida fotografia di un momento dell’infanzia emotivamente molto difficile. La musica diventa un salvagente per l’anima, raggio di luce che illumina soprattutto nei momenti più bui. Segue Fermati un po’ brano scritto a quattro mani da D’Elia e Sergio Salis, un inno alla musica, capace di regalare benessere, emozioni, nutrimento dei sogni. Fe’ è un’accorata lettera d’addio, scritta a caldo, dopo una separazione. La title track Da sogno a realtà descrive in musica un fatto realmente accaduto: il sogno di una melodia, un risveglio repentino al pianoforte, per cercare di ricordarla. Il titolo coincide non a caso con quello dell’album, nel quale il tema del sogno è ricorrente. Un sogno, appunto, che attraverso la pubblicazione del disco è diventato finalmente realtà. Certe volte è la prima canzone scritta da D’Elia e parla della genesi di una storia d’amore, nato fra i banchi delle scuole superiori, ai tempi delle mitiche occupazioni. Tutta d’un fiato racconta di un adolescente chiuso nella sua stanza, assorto nei suoi pensieri sul mondo e sulla propria condizione esistenziale, pensieri che si fissano in un testo scritto di getto. Una canzone dal gusto agrodolce, con un lieto fine. Ruvido è il penultimo brano del disco, scritto durante il lockdown e dedicato ad una persona molto speciale, descritta attraverso i cinque sensi. Il brano è stato composto grazie al prolifico spunto donato all’autore dalla cantautrice cagliaritana Chiara Effe. Vecchio Amico è un brano introspettivo che ha il compito di chiudere il disco, il cui filo rosso è uno stato di dormiveglia, una costante oscillazione tra sogno e realtà, tra materiale e immateriale. La musica è il punto di contatto tra questi universi apparentemente opposti.
IL VIDEO – “Il video del brano Da sogno a realtà è arrivato in un periodo difficile, in cui (a causa della pandemia) è risultato complesso allestire un set cinematografico”, spiega il regista Marco Oppo. “La narrazione di una inquieta e creativa notte di sogni, ripercorrendo le parole del brano, mi ha dato la possibilità di trasferire in video l’esperienza di un’intera esistenza, l’altalena emotiva in cui viviamo costantemente e in cui, dietro a maschere bizzarre, surreali e paradossali, si nascondono gli angeli e i demoni con cui quotidianamente dobbiamo fare i conti. Il lavoro è stato possibile, altresì, grazie a Salvatore Manca alla fotografia, Carla Aledda al trucco, parrucco e costumi, Andrea Lotta al montaggio e agli eccellenti artisti, attori e performer che si sono completamente affidati con spirito di collaborazione, sacrificio e grande professionalità.” Hanno partecipato alla realizzazione del video Moshew Amiri, Arbirio Desogus, Daniele D’Elia, Davide Maluco D’Elia, Dieter Fellmann, Francesca Lai, Francesca Loche, Giancarlo Dessì, Layla Lamar, Maria Dessì e il Prof. Pietrosky, Valmir Borges de Santana.
L’ARTISTA – Daniele D’Elia nasce a Cagliari nel 1974 ereditando la passione per la musica dal bisnonno paterno Giuseppe, organista e compositore leccese, primo maestro del celebre tenore Tito Schipa, che ebbe il privilegio di collaborare con la stella della lirica mondiale Maria Callas. Fin dall’infanzia si nutre di cantautorato italiano, della musica dei maggiori artisti internazionali degli anni Settanta, innamorandosi successivamente del rock progressive, della black music e della musica classica. Lo studio del pianoforte arriva presto nella sua vita, e già da giovanissimo inizia a comporre le sue prime musiche strumentali. Fonda insieme a due amici gli “Ignoto Trip”, band che alterna cover ad inediti. Coltiva lo studio del canto con Simonetta Soro. Frequenta in seguito il Conservatorio di Cagliari, dove si diploma in Musica Corale e Direzione di Coro e Didattica della Musica; si diploma successivamente in Strumentazione per Banda presso il Conservatorio di Musica di Trento. Consegue il primo livello di specializzazione in vocalità infantile e formazione corale a Roma, frequentando l’apposito corso organizzato dall’Aureliano in collaborazione con il SIEM. Completa la formazione personale e quella pedagogica in funzionalità vocale presso il Centro di Funzionalità Vocale “Voce Mea” a Santa Giustina (BL), sotto la guida di Maria Silvia Roveri, e ottiene, inoltre, la specializzazione nelle attività di sostegno per alunni con disabilità presso l’Università degli Studi di Cagliari. Al suo attivo una intensa attività concertistica come direttore di diversi gruppi corali tra i quali il Coro Scuola Civica Città di Sinnai, i cori VocInCanto e dell’Università della Terza Età di Quartu Sant’Elena, il Coro Santa Barbara di San Vito e Mariposa di Oliaspeciosa. Compone ed elabora brani per vari organici, in particolare per coro e banda, attingendo anche ai repertori di musica leggera ed etnica. Vanta esecuzioni dei propri brani sia in Italia che all’estero. Determinanti nel suo percorso artistico sono gli incontri con il pianista Peter Waters, musicista e compositore australiano, ma sardo d’adozione, e con Massimo Satta, raffinato musicista e produttore artistico. “Da sogno a realtà” è il titolo del suo primo disco, contenente canzoni autobiografiche scritte nell’arco di trent’anni.
Daniele D’Elia – foto di Marcello Carro