E siamo finalmente arrivati alla fine di questo terribile anno 2020. Oggi tutti parleranno di ciò che è stato. Tanti morti a causa della pandemia da Coronavirus. Tante persone hanno contratto il virus e perso il lavoro . Il crollo dell’economia è stato terribile . Il nostro paese non viveva una tale situazione dal tempo della Seconda guerra mondiale.
Quando sentivo i racconti della guerra da mia madre a volte stentavo a credere quanto potesse essere orrendo non sapere cosa ci aspettasse da un giorno all’altro. Lei se n’è andata in tempo per non dover rivivere i ricordi di un’ adolescenza rubata dai terribili momenti della guerra. In qualche modo il “Signore l’ha graziata”, come avrebbe commentato lei, prendendosela proprio poco prima della diffusione del virus nel nostro paese, confortata da noi figli fino all’ultimo respiro. Purtroppo per tanti anziani, non è stato così.
Eravamo davanti alla tv ad ascoltare le prime notizie che arrivavano dalla Cina. Lei, in altre occasioni avrebbe commentato animatamente quelle notizie , ma quella volta invece davanti alla mia domanda di cosa ne pensasse, mi ha guardato sollevando le spalle dicendomi che era lontano da noi, molto lontano. Poi mi ha chiesto di cambiare canale. Non voleva finire i suoi giorni con notizie tristi. Preferiva sognare ancora con una bella soap , quelle belle storie di amori che fanno sognare e ci fanno dimenticare le cose brutte.
Abbiamo imparato tanto in questo anno e forse impareremo ancora. Una cosa è certa, abbiamo capito l’importanza delle piccole cose, di tutte quelle cose che per tanto tempo neppure vedevamo e apprezzavamo. Della gioia che ci può dare aiutare gli altri anche solo con una videochiamata o una busta della spesa.
Fra qualche giorno andrà in onda una fiction dedicata a quella grande donna che è Chiara Lubich. Una donna che ha saputo dare un senso ai terribili momenti della guerra nella sua Trento del 1943. Ho avuto l’onore e il piacere di conoscerla e di sentire dal vivo della sua voce i racconti di quelle sue esperienze dove diceva sempre che l’amore vince su tutto. In tantissime occasioni della mia vita, proprio quando tutto sembrava abbandonarmi, mi tornavano alla mente e mi davano la forze di ricominciare.
La città è oltraggiata dai bombardamenti della Seconda guerra mondiale. Chiara, giovane maestra di scuola elementare, deve interrompere la lezione per condurre i bambini in salvo in un rifugio antiaereo. Là, nel tempo sospeso del bombardamento, ritrova alcuni amici. Alla fine dell’allarme, Trento mostra le sue ferite tra le macerie. Chiara ritrova i genitori e le sorelle. Suo fratello Gino, medico dell’ospedale, è impegnato a curare i tanti feriti. Qui Chiara vede la tragedia con i suoi occhi. Tutto il suo mondo trema. Afflitta dalla devastazione e dal dolore che vede intorno a sé, Chiara cerca disperatamente di dare un senso a quanto sta accadendo.
Chiara, alla ricerca disperata di un senso, vaga per la città distrutta e, davanti ad una statua della Madonna, si sente chiamata a consacrarsi a Dio, l’unico ideale che sembra non crollare.
Chiara Lubich è la storia di una giovane donna e il suo sogno: realizzare la fratellanza universale. Al centro dei suoi dialoghi di pace spiccano la forza dell’amore e la solidarietà che può costruire ponti tra gli uomini di qualunque razza o fede religiosa.
Il film è il ritratto di una donna libera, appassionata e coraggiosa .
Per coloro che vorranno seguire la fiction ed io lo consiglio vivamente, vi posto di seguito il promo.