Nella foto Benedetta Bucceri e Roberto Magnabosco, maestri di danza della scuola Arabesque di Cagliari
Copertina a cura di Ninni Garau – Rielaborazione foto Diego Farci.
Il 23 maggio ore 18 in diretta facebook si terrà la presentazione delle opere letterarie degli autori: Alessandra Sorcinelli, Carlo Sorgia, Claudio Demurtas, Roberto Magnabosco. Conduce Alessandra Sorcinelli.
Roberto Magnabosco, ballerino e coreografo cagliaritano è alle prese con la sua prima pubblicazione.
Roberto come nasce questo tuo primo libro?
E’ nato tutto per caso. La scrittrice Alessandra Sorcinelli ha sfogliato la mia pagina Facebook ed è rimasta attratta dai miei pensieri in versi.
Ha contattato la sua agenzia e gli ha proposto la lettura di questi.
I miei pensieri (e ci tengo a sottolineare pensieri e non poesie per il rispetto che ho dei poeti) sono piaciuti e nel giro di pochissimo l’Agenzia mi ha proposto la pubblicazione.
Quando potremo leggere la tua silloge poetica?
Sarà a disposizione dal 24 maggio.
Qual è la tua fonte d’ ispirazione?
Diciamo che la danza è il primo pensiero. Questi sono i pensieri di un danzatore che ha creato delle coreografie attraverso delle storie. Queste storie ora le sto riportando sulla carta stampata.
Possiamo trovarle anche in rete?
Si, esiste già l’audiolibro
Per te che fai parte del mondo del teatro, questa è una esperienza nuova.
Esatto, però ha un significato importante perché è una luce in un momento buio e difficile per tutti noi che viviamo di arte in palcoscenico. Il coronavirus ha bloccato ogni forma artistica e ci vorrà ancora tanto prima che tutto torni alla normalità.
Chi ti affiancherà in questa nuova avventura?
Ha preso in mano tutto la dottoressa Sorcinelli dell’Università di Cagliari che coordinerà la promozione del libro spalmandola in varie serate.
Come saranno organizzate?
Essendo io un danzatore-coreografo ho pensato di abbinare alle letture anche dei momenti di danza.
A chi hai affidato la prefazione del libro?
Ad una persona a me tanto cara: Elena Grillo , mia insegnante al Teatro dell’Opera di Roma, docente in Storia del balletto e critico d’Arte. Lei è una donna molto selettiva e il fatto che abbia accettato al momento in cui gliel’ ho chiesto, mi ha riempito di gioia e orgoglio. Avere la sua firma sul mio libro è un gran bel biglietto da visita.
I tuoi “pensieri” portano una firma particolare, Robin dei Tulipani, principe degli Elfi, qual è il significato di questo nome d’arte?
Tempo fa mi ha battezzato con questo nome la famosa pittrice Maria Rosa Spina. Mi è piaciuto e l’ho adottato.
Con questo libro arricchisci le sfaccettature del tuo essere artista. Tu come ti definisci?
Non sono uno scrittore e neppure un poeta. Sono un artista un po’ folle, così come mi conosci. Un cappellaio matto.
Allora siamo tutti in attesa di questa tua nuova performance . In bocca al lupo da Musicamore
Alessandra Sorcinelli e Roberto Magnabosco