Ieri è mancato il musicista Ezio Bosso, un artista che in tanti ricordano oltre che per il suo talento anche per il modo con cui ha affrontato la terribile malattia che se lo è potato via. Bosso, dal 2011 conviveva con una malattia neurodegenerativa che gli fu diagnosticata subito dopo l’intervento per un tumore al cervello a cui fu sottoposto lo stesso anno. Un dramma per un musicista che vive e lavora con le mani sul pianoforte. Nonostante ciò ha continuato la sua carriera suonando e creando. Se prima era noto solo ai musicisti, con la sua partecipazione al Festival di Sanremo nel 2016 in qualità di ospite, Bosso arrivò a farsi conoscere davvero a tutti . Famosa una delle sue citazioni: «La musica è come la vita, si può fare in un solo modo: insieme».
Nel mese di Aprile 2016 Ezio Bosso fu invitato dal Conservatorio di musica di Cagliari ad esibirsi in un concerto. Qualche giorno prima tenne una sorta di Masterclass per i giovani studenti e fra questi un mio giovanissimo allievo quartese cantante e pianista : Giuseppe Serreli. Di seguito il suo ricordo.
“In quei giorni precedenti il suo concerto in Conservatorio, una mia amica mi aveva avvisato che Bosso era in auditorium e che stava tenendo delle lezioni, dando la possibilità anche ai più giovani di farsi sentire prodigando preziosi consigli. Non ci ho pensato due volte e mi sono fatto avanti. Sono andato al pianoforte e gli ho fatto sentire una sonatina. E’ stata una emozione unica perchè non si è risparmiato in consigli e suggerimenti. Davvero una persona fantastica e generosa. Ho conservato gelosamente il programma di sala e le foto che mi ritraggono con lui durante l’ esibizione”