sito ufficiale https://www.cristianolatorre.it
“Dalla finestra di Lucio” nasce una canzone
Il nuovo singolo di Cristiano Cremonini
ispirato ad una lettera di Dalla pubblicata da Minerva Edizioni
Venerdì 27 marzo la canzone su tutti gli store digitali seguita dal video girato a Bologna
“Un messaggio positivo di un grande cantautore come Dalla, anche per aiutarci a superare un momento così difficile”
Venerdì 27 marzo, su tutti gli store digitali nazionali ed esteri uscirà “Dalla finestra di Lucio“, il nuovo singolo pop composto e interpretato da Cristiano Cremonini, in arte Cris La Torre, il noto tenore bolognese, che dopo una ventennale carriera lirica internazionale nel 2015 ha debuttato al Festival di Sanremo come autore assieme a Fio Zanotti per la star Lara Fabian e due anni fa ha presentato al Teatro Celebrazioni di Bologna il suo primo album pop, intitolato Tempo presente, prodotto e arrangiato da Roberto Costa e promosso dal grande discografico Michele Mondella.
La canzone inedita, arrangiata dal giovane musicista e produttore Rod Mannara e distribuita dall’etichetta discografica Mega Dischi/PMS Studio, è liberamente ispirata ad una lettera del grande cantautore italiano Lucio Dalla, pubblicata postuma nel volume “Lucio Dalla – L’uomo degli specchi” (Minerva Edizioni, 2013).
La copertina del singolo è stata disegnata dall’illustratore e fumettista bolognese Piero Ruggeri.
Il progetto musicale, che si avvale della collaborazione del celebre chitarrista Ricky Portera, fondatore degli Stadio e storico collaboratore di Dalla, del sostegno di Emil Banca Credito Cooperativo con il patrocinio di Cna Bologna, doveva essere presentato in concerto al Teatro del Baraccano di Bologna in occasione del compleanno di Lucio, ma la sospensione delle attività culturali live attuata per contrastare e contenere il diffondersi del virus Covid-19 lo ha impedito.
«Il concerto live lo faremo quando sarà possibile – esclama Cristiano – ma “The show must go on”… sono perfettamente d’accordo con la campagna lanciata dal MIBACT, #laculturanonsiferma, non deve fermarsi mai, per questo abbiamo deciso di fare uscire il singolo in questo periodo in cui tutti noi dobbiamo restare a casa. Il messaggio positivo del grande cantautore bolognese ci aiuterà a superare anche questo momento difficile. In questa canzone divento il portavoce di Lucio, il narratore, perché esprimo una sua riflessione profonda: La finestra di Lucio è una zona franca, un luogo fuori dal tempo, un ponte sull’aldilà dal quale il poeta Dalla, traboccante di curiosità e amore, si affaccia per scorgere, ascoltare e abbracciare l’umanità intera nella sua frenesia costante, misteriosa, incessante: “per sentirvi vicini, per non perdervi mai”. Lucio vive, è sempre presente fra noi, come spirito guida, sapiente, ci consiglia e veglia su di noi… Ad un tratto, “così, senza capire”, imprevedibile come la vita, possiamo addirittura scorgerlo nelle strade, fra la gente, accanto a noi, tutti i giorni… perché in fondo, non se ne è mai andato, non ci ha mai lasciato!».
“Per questa produzione – spiega Rod Mannara, arrangiatore, produttore discografico Mega Dischi – ho immaginato un sound che rispecchiasse il concetto dei pensieri sulla vita, delle finestre sul mondo che il testo racconta. Un riff irregolare, un’andare ed un tornare, una spazialità aeriforme. Tutto ciò è stato unito ad un carattere rock ballad, temperamento necessario per il guizzo geniale che è il solo finale di Ricky. Leggero ma anche tropicale, grazie alle percussioni, che conferiscono alle strofe un movimento dolcemente ballabile. Un progetto a cui abbiamo creduto molto e sin da subito, grazie al reciproco apprezzamento nei confronti di colui che è indiscutibilmente uno degli artisti italiani più importanti di sempre”.
Ma sabato 4 aprile, esattamente un mese dopo il compleanno di Lucio, uscirà sulla piattaforma web anche il videoclip ufficiale della canzone, curato dalla giovane regista Federica Lecce, interamente girato a Bologna, in collaborazione con il Lions Club Bologna.
La pellicola racconta con le immagini alcuni degli “squarci di cielo” (così Lucio li definiva) più belli di Bologna, ovvero gli scorci insoliti della nostra città attraverso le finestre del centro storico, in particolare in zona Via D’Azeglio Alta, ma anche spaccati di vita comune, piccole azioni semplici, affetti, storie, preziosi gesti ancestrali del vivere quotidiano che si ripetono sempre, istintivamente, nei quali il celebre cantautore, come un vigile poeta crepuscolare, amava immedesimarsi profondamente: “vivo nella memoria di racconti incompiuti“.
“Quando Cristiano mi affidò la regia del suo video, la sua canzone mi portò nell’immediato ad immaginare tante persone racchiuse nella loro intimità quotidiana – spiega Federica Lecce – un cerchio che si stringe sempre di più nel più profondo vivere, dove le cose semplici riprendono il loro sapore: la stretta vicinanza di un’intera famiglia, la solitudine degli anziani e la speranza nei loro giovani, l’abbattimento dei pregiudizi etnici e di genere, la musica e la danza. Ma la cosa che personalmente mi dà i brividi, è la pura coincidenza con questo duro periodo a cui la vita ci ha sottoposto. Sarà forse l’arte una vera profezia, in un momento storico caratterizzato dal dovere civico e la necessità di rimanere in casa, dove l’unico spiraglio di vita che ci concediamo è affacciarsi da una finestra?”.
Hanno partecipato al videoclip: Vito D’Eri, sosia ufficiale di Lucio Dalla, il celebre chitarrista Ricky Portera, il produttore Rod Mannara, il burattinaio bolognese Riccardo Pazzaglia, il ballerino e coreografo Gabriele Vaccargiu e alcuni giovani musicisti del Premio Giuseppe Alberghini e della Scuola di Musica “Il Temporale” di Bentivoglio.
Molte le testimonianze di sostegno al nuovo progetto artistico del tenore bolognese, a cominciare da Marco Lombardo, Assessore del Comune di Bologna: “Dalla “finestra di Lucio” ci si può affacciare sul davanzale di un nuovo futuro. In questo momento drammatico per la storia del nostro Paese e della nostra città di Bologna, la nuova canzone di Cristiano Cremonini vuole essere un delicato e potente messaggio di speranza perché lo sguardo di Lucio dalla finestra possa consolare le strade deserte e le piazze vuote della nostra Città, rappresentando un luogo ideale che ci lasci uscire dalle nostre paure. La musica è un linguaggio universale che può farci stare vicini, nonostante il distanziamento sociale. La musica ci aiuterà a ripartire anche domani, senza “sacchi di sabbia vicino alla finestra” o dentro i nostri cuori”.
Belinda Gottardi, Sindaca di Castel Maggiore con delega alla Cultura dell’Unione Reno Galliera: “Cristiano Cremonini non smette di sorprenderci: dopo tanti contributi alla vita culturale di Castel Maggiore, dopo l’ideazione e la direzione di un concorso per giovani talenti musicali di crescente successo come il Premio Alberghini, che dal territorio dell’Unione Reno Galliera è cresciuto fino all’odierno ambito regionale, oggi presenta il suo secondo progetto musicale pop, confermando una nuova e interessante vocazione artistica ma anche la capacità di valorizzare giovani collaboratori. In tempi di pandemia, un aiuto a tutti noi per non dimenticare il senso della buona musica e della bellezza e alimentare la speranza di ritornare presto alla normalità delle relazioni sociali e della fruizione artistica”.
Roberto Mugavero, patron della casa editrice Minerva, ricorda la telefonata con Cremonini e la magia della lettera di Dalla rimasta chiusa in un cassetto: “Quando l’amico Cristiano Cremonini, ottimo tenore, mi ha chiamato dicendomi «Sai Roberto, il vostro bel libro su Lucio che mi avevi regalato? Quella sua lettera inedita mi ha davvero colpito e ispirato. Continuavo
a leggerla e a pensare, devo farci qualcosa, e ora quel qualcosa è nato!…». Beh a quelle parole sono rimasto davvero colpito… quella lettera Lucio l’aveva scritta nell’estate del 2010 per celebrare la fine della carriera del Prof. Andrea Emiliani, Soprintendente per i Beni Artistici e Storici di Bologna e sarebbe dovuta andare dentro ad un libro a lui dedicato, ma quel volume per motivi vari non si fece più e quella lettera restò chiusa dentro ad un cassetto e riemerse solo dopo la sua prematura, tragica morte… La rilessi e mi venne da piangere, perché quel testo non parlava del Prof. Emiliani, ma parlava di Lucio, di se stesso e quel finale «…E da lì in alto, fino a quando ci sarà una finestra, il mio cuore continuerà a cantare la vita e la storia che la prende» per me era il segnale che dovevo proprio pubblicarla. Ecco perché considero magiche quelle pagine. E la magia continua attorno a lui con la bellissima canzone che Cristiano ha composto. Al resto penserà “qualcuno” che da lassù l’ascolterà e sorridendo la proteggerà”.