TEATRO DA CAMERA
La prosa a Casa Saddi
25 gennaio – 21 marzo 2020
Casa Saddi, via Enrico Toti 24, Pirri
Ritorna il “Teatro da Camera” nella programmazione della storica compagnia fondata da Mario Faticoni, questa volta, come recita il sottotiolo “La prosa a Casa Saddi”, luogo d’elezione, per Il crogiuolo, è la splendida casa campidanese delle sorelle Saddi, in via Enrico Toti 24 a Pirri.
Quasi un ritorno alle origini, se si pensa agli esordi della carriera artistica del fondatore, che negli anni ’60, con il Cut (centro universitario teatrale), aveva fatto nascere, in via Università, il Teatro Cantina. Si rende merito all’ingegno e alla capacità d’adattamento degli artisti, dunque, se in una città, quella di Cagliari, dalle belle strutture teatrali pubbliche, chiuse perché dichiarate inagibili, continua ad esistere una proposta culturale ricca e variegata.
Aspettando che riaprano il Piccolo Auditorium, il Teatro Civico in Castello e il Centro Culturale La Vetreria (ancora non indetto un nuovo bando di gestione scade ad agosto quello attuale che aveva durata di un anno), luoghi come Casa Saddi, rivestono un ruolo strategico per molte associazioni.
Protagonisti di questa stagione teatrale alcuni degli attori e delle attrici più interessanti del panorama regionale, da Maria Loi a Fausto Siddi, da Marta Proietti Orzella a Monica Zuncheddu, da Gisella Vacca a Monica Corimbi.
Come sempre nella programmazione de Il crogiuolo trovano ampio spazio le tematiche di impegno civile: sono due gli appuntamenti dedicati all’olocausto, “Senza Memoria” e “H ÄFTLING A-7713” e uno al tema della violenza sulle donne, “Vorrei dirti che…”.
Il tema del femminile lo troviamo sviluppato in maniera ironica in “Una botte e via”, in “Donne al bivio” ed in “Frammenti rosa”, in maniera drammatica con “Climntennestra”. E l’amore fa da cornice allo spettacolo evento per San Valentino “Tutto l’amore del mondo” e alla narrazione tratta da Maria di Isili a cura de La Fabbrica Illuminata.
IL CARTELLONE
Apre la programmazione sabato 25 gennaio 2020, ore 19 “SENZA MEMORIA. Olocausti di ieri e di oggi”, di e con Gisella Vacca, all’organetto Pierpaolo Vacca, nuova produzione Il crogiuolo
La memoria celebrata della Shoah dovrebbe esigere il lungo termine; la commemorazione dello sterminio per antonomasia dovrebbe costringerci a riflettere quotidianamente su come sia facile dimenticare e smarrire elementi essenziali di umanità.
Acquietiamo la nostra coscienza ricordando le vittime a scadenze determinate; tra esse ci sono gli indios e i nativi americani, ci sono gli armeni e, ovviamente, tutti i perseguitati del nazi-fascismo che, insieme a milioni di ebrei, ha tramutato in cenere centinaia di migliaia di rom e sinti, disabili e malati di mente, omosessuali, dissidenti
e, in generale, persone ai margini o non allineate.
Questo recital ricorda il passato e il presente (kurdi, palestinesi) e ricorda tutti. In musica e in poesia, le tragedie sembrano più leggere ma la memoria permane a lungo termine nel conscio e nell’inconscio
Il 1 febbraio 2020, ore 21, va in scena H ÄFTLING A-7713 , reading teatrale liberamente tratto da LA NOTTE di Elie Wiesel, interprete e regista Silvano Vargiu, adattamento Francesco Manca e Silvano Vargiu, voci fuori campo Vanessa Caredda e Francesco Manca.
Lo spettacolo, prodotto dall’associazione L’isola che c’è in collaborazione con il Teatro della Chimera, è liberamente tratto dal romanzo “La Notte” di Elie Wiesel, un sopravvissuto al campo di concentramento di Auschwitz. Il racconto dello scrittore è stato ridotto ed adattato per la voce narrante di Silvano Vargiu, con l’apporto di musiche e videoproiezioni. Oltre all’aspetto puramente artistico, abbiamo curato quello didattico, non dimenticandoci di sottolineare i vari passaggi della storia personale del protagonista con dati, aneddoti e reportage cronistici e storici, per comunicare agli spettatori la reale portata di ciò che l’Olocausto è stato.
Il sabato successivo, 8 febbraio 2020, ore 21, va in scena VOLEVO DIRTI CHE, drammaturgia e regia Susanna Mameli, con Marta Proeitti Orzella e Francesco Civile, produzione Anfiteatro Sud.
“Lo spettacolo è la nostra campagna di sensibilizzazione contro la violenza sulle donne… Siccome ciò che sentiamo nelle cronache di tutti i giorni supera per crudeltà tutto quello che possiamo immaginare, ho sentito il bisogno di eliminare tutta questa sanguinosa coreografia violenta, lasciando solo gli elementi comuni a tutte le storie di violenza.
Lo spettacolo propone quindi una apparente sequenza di “Luoghi Comuni” – questa storia mima e si snoda attraverso “luoghi comuni” e situazioni apparentemente ovvie.
Si, la storia di Maria è una storia terribilmente normale, talmente normale da rendere soffocante l’idea che la normalità, la nostra vita di tutti i giorni, possa essere davvero questa.”
Spettacolo evento invece per San Valentino, ricordando che esiste anche un amore vero e non malato.
Il 14 febbraio, ore 20.30, proponiamo TUTTO L’AMORE DEL MONDO, canti d’amore d’ogni tempo e d’ogni luogo, con Gisella Vacca – voce e Renato Muggiri – piano. Una serata emozionale dove per il pubblico sarà possibile consumare cibi semplici, preparati con amore e quindi con il potere di moltiplicare l’amore. Provare per credere.
Sono amori che vanno e vengono, che si consumano flebilmente, o finiscono in un attimo; amori che dureranno per sempre e cederanno solo al passaggio della morte. Quanto poco impariamo dall’amore. Come dimentichiamo in fretta e andiamo, con leggerezza, sognando di ritornare, un giorno, ma, intanto, sciogliendoci bruscamente dalle braccia di qualcuno che implora: “Baciami, baciami come se fosse, questa, l’ultima volta”. L’amore è semplice e, le cose semplici, il tempo le divora. Ci ritroveremo ad ascoltare il vento, nelle notti tempestose di solitudine, imboccando testardi la via del passato, ormai sprangata. Viaggia incessante il vento, attraversa i secoli e le terre; ci porta canti d’ogni tempo e d’ogni luogo. Canti d’amore. Tutto l’amore del mondo
La fabbrica Illuminata propone il 15 febbraio, ore 21, C’E’ SEMPRE STATO VENTO, da Maria di Isili di Cristian Mannu, di e con Valentina Sulas.
Una mise en éspace sul coraggio e la forza di una donna che, pagandone il prezzo, segue la legge del desiderio, sfidando gli interdetti sociali, sullo sfondo di una Sardegna arcaica popolata da vagabondi, levatrici-accabadore, figli burdi, fatti di sangue e indicibili segreti
Largo alla leggerezza con gli spettacoli in programma il 21 e 22 febbraio. La Maschera di San Sperate propone venerdì 21 febbrario, ore 21, DONNE AL BIVIO, un atto unico scritto e diretto da Enzo Parodo, con Anna Pia, Fulvia Ibba, Massimo Muscas.
Una performance teatrale tra commedia musicale e cabaret. Tre donne, una camionista, una cameriera quasi cieca e una bigotta tutta casa e chiesa, si ritrovano casualmente a un bivio stradale. Tra le tre nasce una amicizia cementata dalla loro condizione di “single”. Questo incontro sarà l’occasione per mettere in luce caratteri molto diversi tra di loro. Uno spettacolo tutto al femminile, dai toni esilaranti, condito da otto parodie canore che danno un tocco di leggerezza.
Si continua a ridere sabato 22 febbraio, ore 21, con UNA BOTTA E VIA, letture a cura di Monica Zuncheddu, musica con Stefania Secci Rosa (voce) e Francesca Puddu (chitarra).
Un’attrice, una cantante e una chitarrista… tre artiste legate dall’amicizia s’incontrano una sera d’estate in una terrazza nel centro storico di Cagliari e davanti a un bicchiere di vino decidono di dare vita a un progetto nel quale unire alle proprie capacità professionali un leitmotiv che le accomunasse nello spirito. Tutta colpa del vino? Mah! Dopotutto anche il caso fa la sua parte, è così che Monica non solo porta il nome di un noto vino sardo ma ha trascorso l’infanzia tra i vitigni di famiglia a Burcei a osservare i raggi del sole tra i pampini d’uva… Francesca dal canto suo, vanta un passato da sommelier e ancora oggi lavora nel settore vinicolo… Stefania, come lei, vive a Dolianova. E qui è d’obbligo chiedersi se siano le vibrazioni della sua voce a rendere sempre più dolci le colline del parteolla… E’ così che “Una botte e via” mischia acqua e vino, ebbrezza e sobrietà, passato e presente in un affresco letterario e musicale punteggiato di piccole assurdità. Fra Catullo e Reggaeton, musiche da luoghi vicini e lontani, considerazioni sconsiderate di tre squilibrate in cerca di equilibri tra un “hic!” alzate di sopracciglia e risate…
Gradito e atteso ritorno sulla scena, come protagonista assoluta, di Maria Loi, che il 14 marzo, ore 21, interpreta e cura la regia di CLITEMNESTRA da Marguerite Yourcenar, assistenza alla regia Marco Mura.
Parla Clitemnestra, e senza nascondersi, spiega il percorso che l’ha condotta alla vendetta. È una donna sola che ha soltanto se stessa come risorsa e che finisce col farsi giustizia da sola. [] Sa bene di non poter cambiare il suo destino ma decide di combatterlo ugualmente. È la donna che per la prima volta nella storia decide di non subire passivamente.
Troppo spesso una visione maschile ha condannato Clitemnestra ma la Yourcenar parla al cuore degli esseri umani attraverso il cuore di una donna
Operazione sperimentale quella che Fausto Siddi mette in piedi per celebrare il primo giorno di primavera, sabato 21 marzo, ore 17, il noto attore cagliaritano, legge LO STRALISCO di Roberto Piumini
regia Fausto Siddi con la collaborazione di Roberta Locci. Speciale e piacevole ascolto della lettura integrale dell’opera della durata di 3 ore con quattro altrettanto speciali e piacevoli intervalli.
“Lo Stralisco” è da molti considerato il capolavoro di Roberto Piumini, autore amatissimo e conosciuto sopratutto per le sue opere indirizzate all’infanzia.
“Sarebbe bello che gli spettatori fossero di tutte le età, che i bambini partecipassero insieme ai genitori e/o ai nonni, che gli innamorati possano ascoltare abbracciati, che chi soffre di mal di schiena possa stare sdraiato, che chi vuole possa anche addormentarsi.
Vorrei che gli spettatori tornassero alle loro case sereni e rilassati, contenti di aver ascoltato una bellissima storia che gli ha fatto riflettere su se stessi e sulla vita ma sopratutto che per tre ore si sono dimenticati di tutto immersi com’erano in questa piacevole e accogliente esperienza”
Chiude la stagione il 28 marzo, ore 21, FRAMMENTI ROSA
di e con Monica Corimbi, musiche Pierluigi Manca e Giampaolo Selloni, produzione Bocheteatro
Frammenti Rosa è uno spettacolo vivace sulle donne che sanno ridere di se stesse e che fanno ridere. Le avventure amorose raccontate forniscono lo spunto per affrontare le dinamiche di coppia con un linguaggio giocoso e irriverente. La vicinanza che si crea con il pubblico innesca un clima di divertimento condiviso e crescente complicità. Spettacolo ironico sulle donne, per non prendersi troppo sul serio. La musica, dal vivo, e’ il terzo narratore che fa vibrare altre corde. Corde sulle quali è più facile dire: ah, l’amore!
biglietto posto unico euro 7.00
serata san valentino euro 15,00
prenotazioni al numero 3348821892