Non potevo mancare ad un appuntamento televisivo così importante come la fiction dedicata alla gara canora più importante per bambini della televisione italiana: Lo zecchino d’oro
Questo concorso televisivo era tanto atteso da noi bambini degli anni ’60, cresciuti solo con RAI UNO, perchè venivano proposte le canzoncine che avremo poi cantato durante tutto l’anno. A me piaceva cantare come mio padre che mi ha trasmesso la passione, per questo motivo volevo essere sempre aggiornata sulle nuove canzoni. Avevo anche la speranza prima o poi, di poter entrare anche io dentro la televisione. Un giorno mio padre, (a insaputa di mia madre), mi portò al teatro Alfieri dove si teneva una selezione . Ricordo che la mia canzone era Il pulcino ballerino. Mio padre, qualche giorno prima me la fece provare più volte. Non ricordo come andò, ma sicuramente ricordo che c’erano tantissimi bambini, proprio come nella fiction di ieri. Mi sono immedesimata. Il rientro a casa però non era stato molto felice. Ho viva l’immagine di una discussione di mio padre con mia madre dove lei sottolineava che non era d’accordo. Forse era andata bene e sarei dovuta partire per Bologna. Ma Tutto finì lì, Io però, ogni anno continuai a sognare e fui sempre più convinta che il mio mestiere sarebbe stato quello di cantare.
Quando la mia bambina compì 5 anni, sentii il desiderio di farla provare, ricordando la mia partecipazione. Vissi esattamente la stessa gioia della protagonista della fiction, e cioè il momento in cui mi arrivò la telefonata dove mi si informava che mia figlia aveva superato le selezioni e avrebbe partecipato alla finale regionale. Una gioia condivisa anche da mio marito. In quell’ occasione presentava il mitico Mago Zurlì . Mi emozionai per la sua presenza più io che mia figlia che non sapeva neppure tanto bene chi fosse. Era stata una serata divertente che si chiuse lì. A Bologna mia figlia non andò, ma l’emozione e il ricordo sono ancora vivi. (vedi video sottostante).
La fiction RAI era incentrata tutta sulla nascita della manifestazione televisiva e sulla compianta Mariele Ventre meravigliosamente interpretato da Matilda De Angelis. La storia è quella di un bambino nato in una famiglia umile e problematica che grazie alla musica ha un’opportunità di salvezza e di cambiamento. Mariele aveva individuato in lui un talento e lo aveva voluto con tutte le sue forze (contro gli organizzatori) inserendolo poi nel Coro che lo accompagnerà per diversi anni. La figura di Mago Zurlì (Ciro Tortorella), interpretato da Simone Gandolfo,è stata quasi marginale se si pensa che invece fu proprio lui il creatore.
Non è certo una fiction da Oscar ma sicuramente ha centrato un obiettivo e cioè quello di far capire che la musica e il canto possono modificare il destino di tanti ragazzi, creando loro un interesse sano e lontano dai pericoli.
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