Oggi 14 settembre mi è giunta la triste notizia della scomparsa del regista ligure Marco Parodi. Non ho avuto la fortuna di conoscerlo personalmente; qualche anno fa avevo preso contatti per poterlo intervistare per il mio blog ma, per una serie di impedimenti non è capitato . Ho avuto la fortuna di apprezzarlo attraverso le sue regie teatrali di prosa, tante , sia per la Cooperativa Teatro di Sardegna che seguivo con costanza fin dalla sua nascita e sia per la sua associazione culturale La Fabbrica Illuminata di cui era direttore artistico.
Forse in tanti non sanno però che lui ha firmato anche regie di opere liriche, in particolare ne ricordo una per la stagione lirica 1981-82. Cominciavo la mia avventura nell’allora Ente Lirico in qualità di artista del coro ma non ebbi la fortuna di far parte della produzione di Madama Butterfly di Giacomo Puccini di cui firmava la regia e che fu portata anche in tournée in Svizzera.
In quegli anni, sempre come regista lirico allo Sperimentale di Spoleto, incontrava una giovanissima Giusy Devinu, (soprano cagliaritano scomparsa troppo presto) fresca vincitrice del concorso. Fu il regista che la diresse al debutto nel ruolo di Violetta nella Traviata di Giuseppe Verdi, un ruolo che le portò fortuna aprendole i palcoscenici dei teatri più importanti di mezzo mondo.
La notizia della scomparsa di Marco Parodi è stata diffusa dall’Associazione La Fabbrica Illuminata insieme ad Elena Pau, compagna di vita e lavoro, lo staff organizzativo Claudia Benaglio e Manuela Perria e l’attrice Valentina Sulas.
Nel dolore di questo giorno lo ricordano con una passo da lui stesso citato: Campanile immaginò il suo arrivo nell’aldilà, accolto da Eschilo e Sofocle che in lacrime gli sussurravano: “Anche tu giungi nella valle oscura”; e lui sereno: “Colleghi, non facciamone una tragedia!”.