E’ un desiderio di tanti quello di migliorare la propria voce che per vari motivi ha subito delle alterazioni, sia per motivi clinici che per usura. Ciò succede soprattutto a chi la voce la usa per lavorare: cantanti, attori, insegnanti, professionisti ecc.
Nel corso degli anni le corde vocali cominciano a cedere, a perdere tono e la voce diventa roca , bassa e spesso afona. Purtroppo però a queste fasi spesso si associa anche qualche patologia come i noduli o polipi.
Per tutti questi problemi però, la microchirurgia ha fatto progressi.
Una scoperta interessante è quella dell’iniezione di grasso autologo per la correzione dei disturbi della voce: una sorta di filling rigenerativo
Negli ultimi anni è stato scoperto che il grasso contiene cellule staminali pluripotenti, che hanno la potenzialità di dividersi e trasformarsi in cellule figlie specializzate con le caratteristiche di vari tessuti presenti nel nostro organismo. Si ritiene attualmente che la presenza di cellule staminali mesenchimali nel tessuto adiposo possa avere un ruolo chiave nella rigenerazione dei tessuti nei quali il grasso viene trapiantato.
Presso la Clinica Otorinolaringoiatrica dell’Ospedale Policlinico di Milano è in corso uno studio clinico sulla valutazione dell’efficacia del trapianto di grasso autologo nelle corde vocali per la correzione dei difetti dei tessuti molli cordali, dovuti a cause congenite o ad esiti cicatriziali di pregressi interventi. Il grasso, prelevato in modo mini-invasivo mediante lipoaspirazione viene trattato e purificato per garantire la sopravvivenza del maggior numero possibile di cellule iniettate.
Gli studi tuttora in corso confermano che il grasso iniettato non svolge solo l’effetto di un filler ma svolge un’importante funzione rigenerativa garantendo un significativo e stabile miglioramento della qualità della voce negli anni successivi al trattamento.
Una scoperta interessante è quella dell’iniezione di grasso autologo per la correzione dei disturbi della voce: una sorta di filling rigenerativo
Negli ultimi anni è stato scoperto che il grasso contiene cellule staminali pluripotenti, che hanno la potenzialità di dividersi e trasformarsi in cellule figlie specializzate con le caratteristiche di vari tessuti presenti nel nostro organismo. Si ritiene attualmente che la presenza di cellule staminali mesenchimali nel tessuto adiposo possa avere un ruolo chiave nella rigenerazione dei tessuti nei quali il grasso viene trapiantato.
Presso la Clinica Otorinolaringoiatrica dell’Ospedale Policlinico di Milano è in corso uno studio clinico sulla valutazione dell’efficacia del trapianto di grasso autologo nelle corde vocali per la correzione dei difetti dei tessuti molli cordali, dovuti a cause congenite o ad esiti cicatriziali di pregressi interventi. Il grasso, prelevato in modo mini-invasivo mediante lipoaspirazione viene trattato e purificato per garantire la sopravvivenza del maggior numero possibile di cellule iniettate.
Gli studi tuttora in corso confermano che il grasso iniettato non svolge solo l’effetto di un filler ma svolge un’importante funzione rigenerativa garantendo un significativo e stabile miglioramento della qualità della voce negli anni successivi al trattamento.
Il dott. Gucciardo specialista foniatra di fama internazionale risponde così ad una richiesta di chiarimenti in proposito
“Certamente è possibile “ricostruire”, anche in anestesia locale, la corda e lo si può fare tranquillamente anche in Italia e in Strutture pubbliche. Il problema di base, però, è uno: non tutti possono trovare beneficio da quello che lei chiama “lipofilling”. A volte non serve a molto; altre volte, non serve proprio e va sostituito con diverse tipologie di interventi. Ne parli con il foniatra o con l’otorino che la segue, sottoponendosi a stroboscopia laringea per capire quali eventuali compensi il suo corpo abbia magari già messo in atto a fini vibroaccollatori. è da questo/i che si deve partire.
Alfonso Gianluca Gucciardo
Medicina Voce artistica – Medicina per gli Artisti
www.gianlucagucciardo.it
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