2019
Tra la fine del 1945 e l’inizio del 1946 le “casermette”, che sino ad allora avevano ospitato il Genio militare e l’Artiglieria, vennero occupate da alcuni Reparti Ospedalieri.
La decisione di usare tali edifici dismessi dalle forze armate, fu del Prof. Antonio Spanedda e del Prof. Giuseppe Brotzu, allora Sovraintendente Amministrativo dell’ospedale Civile.
Le motivazioni che spinsero i due illustri studiosi, all’uso delle “casermette”, pare fosse l’esigenza di trovare degli spazi per malati infettivi altamente contagiosi.
Infatti molti soldati sardi facevano rientro dalla guerra portando con sé evidenti problemi di ordine igienico-sanitario e si temette, addirittura, che qualcuno dei reduci provenienti da Taranto, dove c’era stata un’epidemia di peste, potesse importare tale terribile male in Sardegna.
E’ di questi giorni la notizia di una sua completa ristrutturazione. Medici e pazienti cammineranno “sospesi” dentro tunnel che collegheranno tutti i reparti tra loro. C’è l’ok della Soprintendenza, sarà anche costruita una struttura per la Neurologia e sarà ampliato il Pronto Soccorso.
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