Ho un bel ricordo legato alla Carmen di Bizet. Ero giovane studentessa del conservatorio quando la mia insegnante di Arte Scenica (Maria Boninsegna) ha proposto a me ed ai miei compagni di partecipare come comparse alla stagione lirica in corso (1978-79) dove la stessa insegnante ricopriva il ruolo di aiuto regista. Per uno studente in canto, poter vivere e partecipare ad un’opera sul palcoscenico è una cosa utilissima perchè si capisce da subito se si è portati per questo mestiere.
Il regista ci scelse dando ad ognuno di noi un ruolo bene definito .Ricordo che all’inizio provavo un po’ di vergogna a muovermi ed agire come lui chiedeva, mi sentivo ridicola e pensavo che mai avrei fatto quel mestiere, invece dopo i primi momenti di imbarazzo ecco che è scattata la molla della passione. Passavamo giornate intere in teatro che all’epoca era l’Auditorium del Conservatorio, da dove uscivamo giusto il tempo per frequentare le lezioni. Non ci importava se ci pagavano poco, ci importava essere lì. Ricordo che prendemmo confidenza con i reparti della sartoria, del trucco e poi con i cantanti stessi che ascoltavamo incantati nei loro racconti anche un po’ gonfiati. Molti artisti approffittavano della nostra ingenuità per ingigantire le loro prodezze e noi ci credevamo, per poi scoprire da adulti che la metà di ciò che ci hanno raccontato erano delle balle.
La Carmen è indubbiamente un’opera affascinante sia per il personaggio (Carmen donna libera e trasgressiva), e sia per la trama.
Ho avuto la fortuna di poterla eseguire come artista del coro svariate volte sia in teatro che all’Anfiteatro Romano dove sul palcoscenico passeggiavano anche i cavalli veri.
Anche l’edizione della stagione in corso 2018 è stata una produzione cui ho preso parte. E’ una Carmen che esce dagli schemi perchè il regista l’ha voluta ambientare nel periodo della seconda guerra mondiale.
Nonostante tutto fu una edizione apprezzatissima che meritò anche il prestigioso “Premio Abbiati 2006”, una sorta di Oscar della lirica.
La prima di questa edizione andrà in scena Venerdì 22 giugno (turno A), alle 21 al Teatro Lirico di Cagliari proseguendo nei mesi estivi, a favore del pubblico di abbonati e dei numerosissimi turisti presenti nell’Isola. Carmen, opéra-comique in quattro atti, su libretto di Henry Meilhac e Ludovic Halévy, è tratto dalla novella omonima di Prosper Mérimée, e musica di Georges Bizet (Parigi, 1838 – Bougival, Parigi, 1875), nell’allestimento del Teatro Lirico di Cagliari, in lingua originale francese con sopratitoli in italiano, che risale al luglio 2005 .
Quest’estate, sarà rappresentata per dieci serate, di cui 8 in abbonamento e 2 fuori abbonamento (queste ultime dedicate soprattutto ai turisti).
L’allestimento di Carmen, curato per la regia da Stephen Medcalf, ripresa da Daniela Zedda, le scene e i costumi da Jamie Vartan, ripresi da Sonia Carlini, due artisti inglesi già noti al pubblico cagliaritano per aver firmato Romeo e Giulietta del villaggio di Delius (aprile 2002) ed Aida di Verdi (luglio 2003), viene interpretato attraverso un’ideale rilettura della Spagna classica, “teatro” delle contrastanti vicende sentimentali di Carmen, Don José, Micaela ed Escamillo, ed ambientato agli inizi degli anni Quaranta del secolo scorso, durante il secondo conflitto mondiale ed il regime totalitario di Francisco Franco. Le luci sono di Simon Corder, riprese da Marco Mereu, e la coreografia di Maxine Braham, ripresa da Luigia Frattaroli.
L’Orchestra, il Coro del Teatro Lirico ed il Coro di voci bianche del Conservatorio Statale di Musica “Giovanni Pierluigi da Palestrina” di Cagliari sono guidati da Massimo Zanetti, direttore d’orchestra abruzzese, ospite regolare dei più prestigiosi teatri d’opera fra cui il Teatro Lirico di Cagliari. Il maestro del coro è Donato Sivo. Il maestro del coro di voci bianche è Enrico Di Maira.
L’opera, sarà in lingua francese con gli originali dialoghi parlati, e si avvale di cantanti/attori prestigiosi: Amadi Lagha (22-24-27-29 giugno, 1 luglio)/Azer Zada (23-26-28-30 giugno, 3 luglio) (Don José), Marco Caria (22-24-27-29 giugno, 1 luglio)/Luca Micheletti (23-26-28-30 giugno, 3 luglio) (Escamillo), Mauro Secci (Le Dancaïre), Enrico Zara (Le Remendado), Gianni Giuga(Moralès), Francesco Leone (Zuniga), Roxana Constantinescu (22-24-27-29 giugno, 1 luglio)/Cristina Melis (23-26-28-30 giugno, 3 luglio) (Carmen), Francesca Dotto (22-24-27-29 giugno, 1 luglio)/Francesca Sassu (23-26-28-30 giugno, 3 luglio) (Micaëla), Daria Kovalenko(Frasquita), Marina Ogii (Mercédès), Alessandro Frabotta (Un bohémien), Juliana Vivian Carone (Une marchande d’oranges), Simeone Latini (Lillas Pastia), Nicola Pinna (Un guide), Stefano Cancellu (Andrès).
Prezzi biglietti: platea da € 75,00 a € 50,00 (settore giallo), da € 60,00 a € 40,00 (settore rosso), da € 50,00 a € 30,00 (settore blu); I loggia da € 55,00 a € 40,00 (settore giallo), da € 45,00 a € 30,00 (settore rosso), da € 40,00 a € 25,00 (settore blu); II loggia da € 35,00 a € 25,00 (settore giallo), da € 25,00 a € 20,00 (settore rosso), da € 20,00 a € 15,00 (settore blu).
Ai giovani under 30 sono applicate riduzioni del 50% sull’acquisto di abbonamenti e biglietti. Ulteriori agevolazioni sono previste per gruppi organizzati.
La Biglietteria del Teatro Lirico è aperta dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 20, il sabato dalle 9 alle 13 e nell’ora precedente l’inizio dello spettacolo. I giorni festivi solo nell’ora precedente l’inizio dello spettacolo.
Per informazioni: Biglietteria del Teatro Lirico, via Sant’Alenixedda, 09128 Cagliari, telefono 0704082230 – 0704082249, biglietteria@teatroliricodicagliari.it, www.teatroliricodicagliari.it. Il Teatro Lirico di Cagliari si può seguire anche su Facebook, Twitter, YouTube, Instagram, Linkedin. Biglietteria online: www.vivaticket.it.
La foto di testa risale alla Carmen del 1979 , la foto di coda è quella che vedremo prossimamente ed è realizzata da Priamo Tolu