Quando sfoglio le pagine dei social Facebook e Twitter il mio interesse , per ovvi motivi è prevalentemente rivolto alle notizie di carattere artistico e in particolare al mondo musicale dei Teatri Lirici.
Ho letto poco fa una notizia che mi ha veramente rallegrata. Sembra che da quando Pierangelo Conte ha preso in mano le redini, in qualità Coordinatore Artistico della Fondazione Opera di Firenze Maggio Musicale Fiorentino, le cose stiano migliorando sensibilmente.
Arrivato tre anni fa, dice di aver accettato, non solo perché conosceva l’illustre storia del Maggio da frequentatore, ma anche per la voglia di ricominciare ripartendo dal nuovo teatro.
50 anni, compositore allievo di Alvise Vidolin, musicologo con una laurea su Luigi Nono conseguita cum laude alla Cà Foscari a Venezia, una lunga militanza alla Fenice come assistente alla direzione artistica, entra nei vertici del Maggio con un curriculum che comprende anche esperienze nel marketing: “L’aver lavorato da musicista mi ha insegnato quanto sia importante sfidare me stesso e mi aiuta molto nel dialogo con gli artisti. La trasversalità, il poter analizzare una questione sotto molti punti di vista e fare squadra – prosegue Conte – sono le strade che permettono di individuare le migliori soluzioni”.
Ad oggi sembra che Conte abbia fatto miracoli decuplicando l’offerta artistica con un budget ridicolo, proprio ciò che devrebbero riuscire a fare i tutti i direttori artistici. Nel 2019 scadrà il suo incarico ma molti dipendenti si augurano che venga riconfermato viste le sue capacità e i risultati sorpendenti.