E’ una composizione musicale basata su dati numerici che esprimono fenomeni geologici del passato registrati nelle rocce.
Alessandro Montanari è un geologo, direttore dell’Osservatorio Geologico di Coldigioco (Marche) che con l’aiuto di un fonico della RAI, Gabriele Rossetti,( tecnico informatico/fonico della rai), attraverso l’utilizzo di un software che permette di trasformare differenze numeriche in segnali MIDI, ha analizzato un enorme quantitativo di dati stratigrafici relativi a strati di flysh, di un banco d’arenaria.
Il risultato è stato la traduzione musicale delle variazioni del carbonato di calcio presente nelle rocce.
Scrive Montanari: “Coreograficamente parlando, il movimento della terra è come una danza intorno al Sole con un ritmo quotidiano che si compie nel ciclo di un anno. […] Oltre alla sua danza annuale, la Terra compie dei movimenti ciclici su periodi molto più lunghi, dell’ordine di decine di migliaia di anni [ precessione, obliquità ed eccentricità ]
Se la cosa può sembrare non molto entusiasmante così a parole, l’ascolto dei brani è davvero affascinante: rocce che registrano centinaia di milioni di anni di rotazioni e rivoluzioni trasformate in musica!
Non posso non pensare al nostro grande artista Pinuccio Sciola che ha sempre detto che le sue pietre “cantavano”. Il primo al mondo a farle risuonare anche senza nessuna apparecchiatura eletronica, ma soltanto con un particolare taglio, che ha permesso loro di emettere suoni celestiali.