Domenico Balzani:ancora un successo

Il baritono algherese Domenico Balzani ha debuttato in questi giorni nel ruolo di Zurga dell’opera lirica “I pescatori di perle” di Bizet, riscuotendo un bel successo. La critica gli ha riservato parole di elogio e stima ancora una volta. Infatti solo un mese fa è stato un applauditissimo  Don Bartolo nel Barbiere di Siviglia di Rossini,  per la stagione Lirica 2017 al Teatro Verdi di Trieste.
I pescatori di Perle, è un allestimento della Fondazione Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste ed è già stato proposto lo scorso settembre alla Dubai Opera. La regia è curata da Fabio Sparvoli, la direzione d’orchestra è affidata a Oleg Caetani. I ruoli di Nadir e Leyla sono stati affidati al tenore Jésus Léon e al soprano Mihaela Marcu; Nourabad Gianluca Breda. Mestro del coro Francesca Tosi.
Di seguito alcune recensioni
Zurga – il terzo incomodo della storia – è qui il bravissimo Domenico Balzani, che si mostra pienamente consapevole e padrone della situazione, trovando sempre le giuste sfumature e bei colori. Il suo è un canto virile ed appassionato, però mai spinto all’eccesso, risolvendo con finezza la figura più sfaccettata – vocalmente e psicologicamente – di quest’opera sia nel duetto dell’amicizia, sia nello slancio melanconico dell’aria «O Nadir, tendre ami”  Teatro.it
“a distinguersi, e non certo per la prima volta sul palcoscenico triestino, è stato Domenico Balzani nei panni di Zurga. Già applauditissimo solo un mese fa nel ruolo di Don Bartolo nel Barbiere di Siviglia, l’eccezionale baritono ha dato ancora una volta prova delle sue grandi doti canore così come della sua coinvolgente presenza scenica, raccogliendo lunghi e calorosi applausi.“ Trieste prima
“Amico premuroso, amante dolente, capo autorevole, Domenico Balzani, dopo la buona impressione data come Bartolo nel Barbiere di Siviglia, ottiene un personale successo nella parte di Zurga. Voce baritonale calda e brunita, sonora e squillante negli acuti, perfettamente in maschera, ricca di colori, domina la parte con sicurezza sapendo trovare per ogni pagina i giusti accenti”. Connessi all’opera
…si è fatto molto apprezzare il baritono Domenico Balzani come Zurga, che affronta con bel piglio la parte palesando una buona capacità di fraseggio. Si disimpegna bene in scena (per quanto lo consentisse la regia) con un’esecuzione convincente soprattutto del finale del secondo atto e dell’aria del terzo “O Nadir, tendre ami de mon jeune âge”. Bravo anche nel finale dell’opera, quando riesce a trasmettere il giusto pathos, compensando le mancanze della messa in scena.” Ape Musicale
 
 

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