Conoscere la musica, saperla leggere,suonare e cantare è come conoscere una lingua nuova. E’ un arricchimento culturale di particolare fascino. Ricordo lo stupore di un’amica quando, dovendo preparare una commedia musicale, mi diede gli spartiti di alcuni brani da inserire nello spettacolo. Spontaneamente diedi subito uno sguardo e cominciai a canticchiarli. Lei mi guardò come si guarda un marziano e mi disse “Beata, ma le conoscevi già?” “No“, le risposi,” ho letto gli spartiti“. Questo per lei era una cosa che la stupiva. Conosceva a memoria quei brani ma ovviamente non sapeva una nota di ciò che c’era scritto.
Una cosa che mi lascia di stucco è sentire musicisti, o che si ritengono tali, suonare e cantare senza sapere esattamente ciò che stanno facendo. Una volta sono stata invitata al concerto di un chitarrista che si esibiva con brani suoi molto interessanti. A fine concerto mi avvicinai per complimentarmi e per sapere se avesse già pubblicato le musiche. Mi disse che lui suonava ad orecchio e che componeva registrandosi. Ci rimasi male, peccato, era un bravo artista ma a metà. Chi ama questo lavoro lo deve fare in maniera completa perchè diversamente ritengo che non si possa considerare un vero musicista. Un compositore, uno strumentista, un cantante deve conoscere la musica. Pensate ad esempio ad un attore che recita, e poi scoprire che non sa né leggere e né scrivere.
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