Ho eseguito tante volte il Requiem di Mozart, lo stesso che mi affascinò quando lo ascoltai per la prima volta nel film “Amadeus”. Da allora ogni esecuzione è stata commovente. Emozione pura nel “Dies irae”, il “Kyrie”, il “Confutatis” e lo struggente “Lacrymosa”. In particolare quest’ultimo brano è stato colonna sonora di tanti momenti drammatici del nostro teatro cittadino, delle nostre manifestazioni di lotta per salvaguardare il posto di lavoro.
La Messa da Requiem di Mozart è una composizione di una bellezza cupa e solare che non ha eguali (secondo me) nella storia della musica sacra. Ascoltare il Requiem è come salire sulla carrozza delle montagne russe tanto riesce a condizionare gli stati d’animo degli ascoltatori.
In questo Requiem sia i passaggi più impetuosi che quelli più pacati non fanno mai calare l’attenzione in chi l’ascolta . Non so dire se una messa abbia una valenza culturale come contenuti, ma la qualità di questo Requiem è fuori d’ogni dubbio. Non lo vedo scritto con il cervello ma con il cuore, con la passione. Il risultato di ciò è una composizione che mi commuove e spaventa, non mi annoia mai e non mi stanco mai di ascoltarla.
In questi giorni ci sarà l’opportunità di ascoltarlo ancora eseguito da una formazione corale storica di Cagliari: il Collegium Karalitanum con l’orchestra dell’associazione “Incontri musicali“( che è anche organizzatrice dell’evento). Le due formazioni saranno dirette dal maestro Giacomo Medas. L’attore Gianluca Medas invece guiderà il pubblico all’ascolto.
I solisti vedono in prima linea il soprano Elisabetta Scano, (anche preparatrice vocale del coro del Collegium Karalitanum), il mezzosopranoTiziana Pani, il tenore Marco Puggioni e il basso Nicola Ebau.
Sabato 11 giugno ore 21,30 a Sestu, Chiesa di San Giorgio; Domenica a Cagliari ore 21 chiesa di Sant’Eulalia.