Mauro Secci, tenore cagliaritano, si è classificato 3° al Concorso lirico internazionale “Umberto Giordano” di Foggia, giunto alla 18^edizione . Il prestigioso concorso è il più importante nel mondo dedicato a questo musicista. I partecipanti erano circa una cinquantina.
Era la prima volta che Mauro si presentava ad un concorso internazionale. L’ho sentito e visto cantare in occasione della Turandot del 2014, cui partecipavo in qualità di artista del coro. Lui era il Principe di Persia, una piccola parte ma difficile il tanto giusto per capire se un tenore ha qualità. Da allora il Teatro Lirico di Cagliari gli ha affidato altri ruoli più impegnativi e lui ha dimostrato sempre di essere all’altezza di questi per precisione musicale e tecnica vocale.
“Ho iniziato lo studio del canto da adulto, a 27 anni – mi dice Mauro – con il soprano Elisabetta Scano, ma ho frequentato anche diverse masterclass con Angelo Romero, Gioachino Fitto, Luciana Serra, Riccardo Zanellato, e Nila Masala.”
Ma Fino ai 27 anni cosa hai fatto?
– “Mi sono laureato prima in Economia e finanza e poi ho preso la magistrale in scienze economiche”-
Chi è che ti ha trasmesso la passione per il canto?
“Prima di tutto i miei familiari. Mio padre cantava sempre le romanze napoletane e mia mamma ascoltava volentieri l’opera in TV. poi sono stato fulminato dal concerto dei tre tenori, quello alle terme di Caracalla nel 1990”.
Tu hai due strade davanti a te . Hai già deciso quale vorresti poter continuare come professione?
Decisamente quella dell’artista.