I vent’anni sono tornati. Ma chi l’avrebbe detto! Ad un anno dalla pensione mai avrei immaginato di riprovare le emozioni di allora. Dopo una vita passata sul palcoscenico di un Teatro lirico, e dopo aver visto e vissuto di tutto, improvvisamente ti ritrovi sui banchi di scuola a vivere un’esperienza che ti riporta indietro di 40 anni.
Imparare l’inglese oggi , per me, era indispensabile per  poter accompagnare mia figlia in un nuovo percorso di vita, quello degli studi all’estero.  Io, che oltre alla mia musica e alla mia lingua, sapevo parlare stentatamente il francese studiato a scuola. Io che avevo cantato in tutte le lingue possibili senza conoscerle. Io che pensavo che dopo la pensione avrei insegnato canto finchè ne avessi avuto voglia, ora mi rimetto in gioco per dimostrare a mia figlia diciottenne che si può ricominciare anche a 58 anni.  58 o 20? Con miei compagni di banco oggi si ride, si discute , si studia e ci si emoziona come a 20anni, dimenticandomi completamente che fra me e loro c’è lo spazio temporale di una generazione.

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