Il carnevale degli animali, favola animata di Gounod-Saint-Saëns,
con Mauro Sarzi e l’Orchestra del Teatro Lirico di Cagliari,
diretta da Alessandro d’Agostini
Martedì 13, mercoledì 14, giovedì 15 e venerdì 16 ottobre alle 11, nella Sala Prove Orchestra del Teatro Lirico di Cagliari si tiene un insolito spettacolo/concerto: l’Orchestra del Teatro Lirico di Cagliari, diretta da Alessandro d’Agostini, esegue Il carnevale degli animali, favola animata su musica di Charles Gounod e Camille Saint-Saëns, che prevede la partecipazione di Mauro Sarzi, discendente da una famiglia di burattinai da cinque generazioni che, insieme alla figlia Giulia, mette in scena una favola che esalta, in maniera semplice e comprensibile, i valori umani e sociali.
Questa, in breve, la trama:
Un giorno all’anno, gli animali di tutta la terra si incontrano per stare assieme e rinsaldare l’unione e il rispetto reciproco, riconoscendo, quindi, le razze diverse dalla propria e il rispetto verso la vita e l’ambiente. Questo giorno non è altro che il loro carnevale, dove tutti festeggiano e celebrano la diversità mediante i diversi colori che si riflettono su di essi. A questa dimensione collettiva di festa non è tuttavia invitata una persona precisa, la quale usa i propri poteri magici per scopi oscuri e brutali: la Strega Serpilla. Costei, in realtà gelosa ed invidiosa di questo clima gioioso e felice, e non essendo mai invitata al carnevale, in occasione di esso decide di vendicarsi facendo sparire, per mezzo di un sortilegio, tutti i colori che vestono gli animali. Questi ultimi si ritrovano così spogli, nudi e bianchi, destinati, quindi, a morire perdendo la voglia e la gioia di vivere. Il primo a sacrificarsi sarà il cigno. Ma la sua morte si rivelerà solo apparente, e a soccombere davvero sarà la strega. I colori torneranno così a risplendere sulle creature del mondo che riprenderanno a festeggiare, con ancor più entusiasmo, per tutta la vita.
Lo spettacolo, realizzato in collaborazione con Associazione Onlus Human Arts “Le Mani dei Sarzi”, è dedicato prevalentemente ad un pubblico di bambini e ragazzi ed è inserito nelle “Settimane del benessere psicologico in Sardegna”, manifestazione patrocinata dal Teatro Lirico di Cagliari e curata dall’Ordine degli Psicologi della Sardegna.
Alessandro d’Agostini – Inizia lo studio della musica a cinque anni, si diploma in pianoforte, in direzione d’orchestra e in musica elettronica, e si perfeziona, in seguito, con Giorgio Nottoli (composizione per musica elettronica) all’Accademia Chigiana di Siena, e con Konstantin Bogino, fondatore del Trio ?ajkovskij (pianoforte e musica da camera). Per la direzione d’orchestra è allievo di Piero Bellugi e Massimo de Bernart, del quale è l’ultimo assistente. Nel 2002 esordisce con Guglielmo Tell di Rossini, in una produzione As.Li.Co., nei teatri del Circuito Lombardo e al Teatro Comunale di Bologna. Sempre per As.Li.Co. dirige, successivamente, Orfeo ed Euridice di Gluck e L’elisir d’amore di Donizetti. Del 2003 è il debutto con l’Orchestra Sinfonica della Fondazione “A. Toscanini”, nell’ambito del SassuoloMusicaFestival, con la ripresa moderna della commedia per musica Lo matremmonio annascuso di Leonardo Leo, opera della quale cura la revisione critica e l’edizione moderna. All’attività direttoriale affianca, infatti, anche quella di ricercatore musicale, collaborando alle riprese moderne di numerose opere del Settecento: si ricordano le edizioni critiche delle opere Ifigenia in Aulide di Luigi Cherubini e L’Olimpiade di Leonardo Leo. Nel 2004 esordisce con Rigoletto di Verdi al Teatro Fraschini di Pavia dirigendo l’Orchestra Filarmonica Veneta “G. F. Malipiero” e, nello stesso anno, debutta anche con Il Trovatore, in una co-produzione tra MacerataOpera-Sferisterio e il Teatro Lirico di Cagliari, sempre riscuotendo unanimi consensi di pubblico e critica. Accanto alle produzioni operistiche, Alessandro d’Agostini dirige anche numerosi concerti sinfonici con orchestre quali: Sinfonica dell’Emilia Romagna “A. Toscanini”, Filarmonica “A. Toscanini”, l’Orchestra del Teatro Lirico di Cagliari, “I Pomeriggi Musicali” di Milano, Filarmonica Veneta “G. Malipiero”, Filarmonica Italiana di Piacenza, Makedonska Filharmonija. Si ricorda il ciclo delle Sinfonie di Beethoven e di Mendelssohn da lui diretto a Firenze (Palazzo Pitti, 2000-2001) e le esecuzioni degli oratori di Haydn Die Schöpfung (Firenze, Palazzo Pitti, e Grado, Basilica di S. Eufemia, 1999) e Die sieben letzten Worte unseres Erlösers am Kreuze (Busseto, 2005). Oltre al Falstaff verdiano, sempre nel 2006, dirige L’Arlesiana di Cilèa, per la regia di Vittorio Sgarbi, con l’Orchestra Sinfonica della Fondazione “A. Toscanini”. L’opera, eseguita dapprima per il SassuoloMusicaFestival e a Bologna (Teatro delle Celebrazioni), inaugura, successivamente, la Stagione 2006 del Teatro Sociale di Mantova, ottenendo un nuovo lusinghiero riscontro da parte del pubblico e della critica. Nel 2007 dedica a Ruggiero Leoncavallo, in occasione dei 150 anni dalla nascita, un concerto commemorativo con cui ha inaugurato la I edizione del “Bologna in Musica Festival” con l’Orchestra Filarmonica “A. Toscanini”, e che ha poi replicato al Teatro Comunale di Modena, con pagine poco note o inedite del compositore. Alessandro d’Agostini può vantare un vasto repertorio, comprendente opere antiche come pure lavori del ‘900 (incluse alcune prime esecuzioni assolute) o brani sinfonici e opere raramente eseguite. Esempi, in questo senso, sono la Missa Solemnis “pro pace” di Alfredo Casella, ultimo suo capolavoro, che Alessandro d’Agostini dirige nel luglio 2005 con l’Orchestra Filarmonica Italiana e il Coro del Teatro Municipale di Piacenza, nel Palazzo Ducale di Sassuolo e al Castello di Vigoleno; oppure il poema sinfonico Sardegna di Ennio Porrino, eseguito a Cagliari alla guida dell’Orchestra del Teatro Lirico (giugno 2012). Nel 2008 debutta al Comunale di Bologna dirigendo la prima ripresa moderna, su propria revisione, di L’Olimpiade di Leonardo Leo, alla guida del Coro e dell’Orchestra del teatro bolognese, ottenendo un nuovo grande successo personale. Altrettanto ben accolto è stato il suo debutto, nell’agosto 2008, alla guida dell’Orchestra del Teatro dell’Opera di Roma per l’appuntamento di chiusura della Stagione Estiva alle Terme di Caracalla, con Giselle di Adolphe Adam, su coreografia di Carla Fracci. Nel 2009 dirige nuovamente Rigoletto al Festival Como-Città della Musica; successivamente dirige in una tournée nei teatri del Circuito Lombardo la nuova edizione critica della versione italiana di La figlia del reggimento di Gaetano Donizetti, con l’Orchestra “I Pomeriggi Musicali” di Milano (protagonisti Yolanda Auyanet e Gianluca Terranova, regia di Andrea Cigni), ottenendo consensi unanimi da parte di critica e pubblico. Nel 2010 debutta sul podio dell’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, con Il Barbiere di Siviglia rossiniano. Successivamente dirige l’Orchestra del Teatro Lirico di Cagliari in una produzione di L’elisir d’amore e in una serie di concerti sinfonici con programmi che spaziano dal Barocco al repertorio classico (ciclo Beethoven) e del ‘900. Dal 2011 al 2013 collabora stabilmente col Teatro dell’Opera Nazionale di Macedonia come Direttore Ospite Principale, dirigendovi numerosi titoli del repertorio operistico tra cui: Aida (con Vladimir Galouzine), Tosca, Turandot (con Irina Gordei e Rudy Park), Lucia di Lammermoor, La Traviata (con Irina Lungu), Il Barbiere di Siviglia, Don Giovanni, Attila. Nel 2012 collabora con OperaFestival (Circuito toscano) per l’allestimento del Barbiere di Siviglia per la regia di Beppe de Tomasi. Tra i più recenti impegni si ricordano i debutti al “Festival de Opera” di Tenerife con Die Zauberflöte di Mozart alla guida della Orquesta Sinfònica del Teatro, la direzione della Saint Petersburg Academic Symphony Orchestra (nella Sala Grande della Philharmonia di San Pietroburgo), e, a Mosca, della State Symphony Orchestra “Novaya Rossiya” (direttore artistico: Yury Bashmet) e della Moscow City Russian Philharmonic Orchestra. Nel 2015 ritorna a dirigere l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, all’Opera di Firenze, in Giselle e Fidelio; nello stesso teatro, in estate, dirigerà nuovamente Il Barbiere di Siviglia con la regia di Damiano Michieletto.
Onlus Human Arts – Le Mani dei Sarzi – La Onlus Opera, con esperti professionisti nel settore sociale e sanitario, è composta da medici ed artisti ed è stata fondata dal maestro burattinaio Mauro Sarzi e dal musicista, musico-terapeuta Daniele Sanna. La Onlus si propone di sviluppare metodi e percorsi innovativi che hanno lo scopo di umanizzare e rendere artistici gli ambienti socio-sanitari e creare percorsi artistici di riabilitazione. Da vent’anni opera nell’ambito pedagogico-clinico-pediatrico, grazie all’incontro ed alla collaborazione di neuropsichiatri, neurologi, fisiatri, psicologi come: Franco Basaglia, Ruggero Piperno, Francesco Silvetti,Giovanni Sanna, Bruno Cortis, Adriano Ferrari e numerosi ricercatori che tendono a valorizzare, nel percorso di cura, la parte personale, emozionale e sensoriale dei pazienti, ritenendo tale approccio di forte ausilio alla medicina classica.
Orchestra del Teatro Lirico di Cagliari – È stata fondata nel 1933 e ha consolidato, negli anni, un fecondo rapporto con i maggiori direttori italiani, tra cui Tullio Serafin, Vittorio Gui, Antonino Votto, Guido Cantelli, Franco Ferrara, Franco Capuana, Willy Ferrero, e con compositori quali Ottorino Respighi, Ildebrando Pizzetti, Ermanno Wolf Ferrari, Riccardo Zandonai, Alfredo Casella. Risalgono agli anni ‘50-’60 le apparizioni sul podio di Lorin Maazel, Lovro von Matacic, Claudio Abbado, Sergiu Celibidache, Riccardo Muti, e le collaborazioni con Gioconda De Vito, Leonid Kogan, Henryk Szering, Andrés Navarra, Dino Ciani, Maria Tipo, Nikita Magaloff, Wilhem Kempff, Martha Argerich. In questi anni l’Orchestra ha collaborato, tra gli altri, con direttori come Lorin Maazel, Georges Prêtre, Emmanuel Krivine, Mstislav Rostropovich, Ton Koopman, Iván Fischer, Frans Brüggen, Carlo Maria Giulini, Gennadi Rozhdestvensky, Rafael Frühbeck de Burgos, Neville Marriner, Christopher Hogwood, Hartmut Haenchen e con solisti come Martha Argerich, Aldo Ciccolini, Kim Kashkashian, Viktoria Mullova, Misha Maisky, Truls Mørk, Sabine Meyer, Yuri Bashmet, Salvatore Accardo. Dal 1999 al 2005 Gérard Korsten ha ricoperto il ruolo di direttore musicale e ha, fra l’altro, diretto in prima esecuzione nazionale, Die ägyptische Helena di Richard Strauss, Euryanthe di Weber e A Village Romeo and Juliet di Delius. Negli ultimi anni l’Orchestra ha collaborato regolarmente con Lorin Maazel, compiendo nel 1999 una tournée in Europa ed eseguendo con successo una serie di concerti. Nel 2002 ha rappresentato l’Italia nella rassegna Italienische Nacht, organizzata dalla Bayerischer Rundfunk al Gasteig di Monaco di Baviera e trasmessa in diretta dalla radio bavarese. Nel 2005 ha suonato in un concerto in onore del Presidente della Repubblica Italiana Carlo Azeglio Ciampi. Negli ultimi anni, anche nell’ambito della rassegna “Cinque passi nel Novecento”, ha eseguito, in prima assoluta, composizioni per orchestra che il Teatro Lirico di Cagliari ha commissionato a compositori come Sylvano Bussotti, Giorgio Tedde, Azio Corghi, Fabio Nieder, Alberto Colla, Carlo Boccadoro, Franco Oppo, Francesco Antonioni, Ivan Fedele. Per la casa discografica Dynamic ha inciso opere in prima esecuzione in Italia, quali Die Feen di Wagner, Dalibor di Smetana, (premiate, rispettivamente, da “Musica e Dischi” quale miglior disco operistico italiano del 1997, e da “Opéra International” col “Timbre de Platine” – gennaio 2001), ?erevi?ki e Opri?nik di ?ajkovskij, Die ägyptische Helena di Richard Strauss, Euryanthe di Weber, Alfonso und Estrella di Schubert, Hans Heiling di Marschner, Chérubin di Massenet, Lucia di Lammermoor di Donizetti. Ha inciso, inoltre, Goyescas di Granados e La vida breve di De Falla, La Passione secondo Giovanni di Bach per la Dynamic e Don Pasquale per Rai Trade. Per la Rai ha registrato, nel 1998, La Bohème trasmessa in tutto il mondo.
Mauro Sarzi – Direttore Artistico della Onlus Human Arts, proviene da una Famiglia d’arte che, da cinque generazioni, lavora conil Teatro di Figura (burattini e marionette). Proprio nell’Ottocentoil nonno Antonio Sarzi intraprende a Mantova quest’arte antica e, nei vari passaggi, il padre Otello esplora e stravolge le tecniche costruttive, attraverso collaborazioni con importanti artisti della cultura mondiale, tra i quali: Federico Fellini, Cesare Zavattini, Vittorio De Sica, Italo Calvino, Gianni Rodari, Lelio Luttazzi. Renzo Vespignani, Renato Guttuso, Carlo Mazzacurati, Pablo Picasso, Ennio Morricone, Nino Rota, Vittorio Gelmetti; divenendo così uno dei più importanti innovatori del XX secolo.
Cagliari, 12 ottobre 2015
Pierluigi Corona
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