Ieri pomeriggio sono stata invitata a tenere una conferenza sull’opera Nabucco di Giuseppe Verdi , per gli operatori sanitari e i pazienti della ASL 8, che questa sera assisteranno alle prove generali al Teatro Lirico di Cagliari. Ho accettato volentieri anche se devo dire che l’idea di fare una conferenza un po’ mi spaventava. Il mio mestiere è cantare, ma qui si trattava di mettere a disposizione la mia esperienza al servizio di chi sta avvicinandosi al mondo dell’opera per la prima volta. Nel 2012 c’ero anche io in palcoscenico per questa produzione di Nabucco, con la regia di Leo Muscato e le faticosissime prove e tutto il resto sono ancora vive.
Dopo una breve presentazione, ho illustrato come avviene l’allestimento dell’opera, il compito del regista, del maestro del coro e del direttore d’orchestra.
Ho raccontato quello che avviene dietro le quinte e il complesso lavoro dei vari settori: sartoria, luci, macchinisti, falegnameria, scenografia, trucco, oltre naturalmente a quello del coro , dei solisti e dell’orchestra; le fasi delle prove come l’assieme, l’ antepiano e le prove generali.
Dopo aver esposto in maniera sintetica la trama ho proiettato delle foto che riguardavano la vecchia produzione del 2012 e alcune foto di Priamo Tolu della nuova edizione . Attraverso le immagini abbiamo analizzato più a fondo la psicologia dei personaggi e i loro caratteri. Ho parlato della differenza fra coristi e artisti del coro e dell’importanza che proprio il coro ha in quest’opera verdiana.
Fra un ricordo e l’altro è stato impossibile non citare le manie e i riti scaramantici che accompagnano gli artisti e che si tramandano nel tempo. Dalla mia memoria è riemersa la scena della mia prima “eredità”. Erano i primi anni della mia bella professione quando una collega ormai giunta alla pensione mi regalava i simboli del nostro lavoro: una matita per occhi , un fard e un chiodo storto, vero portafortuna di palcoscenico. (In proposito tempo fa avevo dedicato al ricordo, questo post).
Mentre parlavo vedevo che gli occhi di chi mi ascoltava erano attenti ed incuriositi e ciò mi ha gratificato perchè avevo capito che ero riuscita a calamitare la loro attenzione. Ne ho avuto prova alla fine della conferenza dove in tanti si sono avvicinati per ringraziarmi di aver suscitato in loro la curiosità e il piacere di poter assistere questa sera all’opera ben preparati. Ci siamo lasciati con l’intento di vederci prossimamente per sentire i pareri di ciò che è sicuramente per la maggior parte una nuova esperienza.
Venerdì 2 ottobre alle 20.30 (turno A), va in scena il quinto appuntamento della Stagione lirica e di balletto 2015 del Teatro Lirico di Cagliari: Nabucco, dramma lirico in quattro parti su libretto di Temistocle Solera, dal dramma Nabuchodonosor di Auguste Anicet-Bourgeois e Francis Cornu e dal ballo Nabuccodonosor di Antonio Cortesi, e musica di Giuseppe Verdi (Roncole di Busseto, Parma, 1813 – Milano, 1901).
L’opera viene presentata, al pubblico cagliaritano, nell’allestimento del Teatro Lirico di Cagliari, risalente al 2012 e realizzato in coproduzione con l’Ente Concerti “Marialisa de Carolis” di Sassari, che si avvale della regia di Leo Muscato, giovane artista e drammaturgo capace di soluzioni registiche di grande inventiva, ripresa, quest’anno, da Alessandra De Angelis, delle monumentali scene di Tiziano Santi, degli eleganti costumi di Silvia Aymonino e delle suggestive luci di Alessandro Verazzi, riprese da Marco Mereu.
La direzione musicale è affidata a Massimiliano Stefanelli alla guida di Orchestra e Coro del Teatro Lirico. Il maestro del coro è Gaetano Mastroiaco.
Interpreti dell’opera sono due distinte compagnie di canto che si alternano nelle recite: Alberto Gazale, autorevole baritono con particolare predisposizione verso il repertorio verdiano (2, 4, 6, 9, 11)/Leo An (3, 6 scuole, 7, 9 scuole) (Nabucco), David Sotgiu (2, 4, 6, 7, 9)/Roberto Iuliano (3, 6 scuole, 9 scuole, 11) (Ismaele), Simon Lim (2, 4, 6, 7, 9, 11)/Burak Bilgili (3, 6 scuole, 9 scuole) (Zaccaria), Dimitra Theodossiou, celebre soprano greco più volte applaudito a Cagliari (2, 4, 6, 11)/Susanna Branchini (3, 6 scuole, 7, 9) (Abigaille), Lara Rotili (Fenena), Carlo Di Cristoforo (Il Gran Sacerdote), Andrea Giovannini (Abdallo), Vittoria Lai (Anna).