Ha fatto molto discutere il messaggio lasciato nella sua pagina Facebook dalla cantante Alessandra Amoroso.
“”Sono qui per dirvi che sarei dovuta stare due settimane in Messico, ne ho fatta una sola perché avevo un po’ di problemi con la voce. Sono andata a fare dei controlli lì e mi hanno detto che era meglio operarsi… ma non è niente di che!…”
I noduli alle corde vocali per un cantante non sono “niente di che”, perchè compromettono l’organo vocale in maniera determinante impedendo all’artista di svolgere correttamente la sua professione.
Non vorrei che questo messaggio passasse ai giovani che vogliono intraprendere la carriera, come una cosa di poca importanza che si può anche  sottovalutare.
Io non sono una foniatra, ma sono una cantante e insegnante di canto ed è sempre stata mia cura fare attenzione sia con la mia, ma soprattutto con la voce dei miei allievi  , affinchè non  si trovassero  nella condizione di Alessandra Amoroso. Davanti a qualche dubbio, ho sempre invitato i giovani artisti a fare un controllo da un otorinolaringoiatra.
Considero l’Amoroso una brava artista ma forse un po’ vittima di un circuito obbligato. Di quei circuiti che ti mettono in condizioni di non dire mai di no anche quando le condizioni fisiche non sono al top. Già da un po’ di tempo, ascoltando le sue performance, mi ero resa conto che la sua voce aveva qualche problema, momenti in cui le sue corde, in alcuni punti non facevano passare il suono ma solo fiato, una sorta di afonia a tratti. Questi campanelli d’allarme non possono essere trascurati  perchè, continuando a cantarci sopra la situazione può solo  peggiorare.
Un nodulo allo stato iniziale può essere risolto col riposo vocale e magari con un ciclo di cure termali, ma se peggiora  è necessario l’intervento chirurgico e questo ha bisogno di un riposo maggiore. Forse un anno non basta per poter riprendere una carriera a pieno ritmo come quella dell’Amoroso.
Dico questo soprattutto per chi sta iniziando a cantare, magari senza una guida, e soprattutto per chi pensa che la voce non abbia limiti. La voce è prodotta da uno   strumento (laringe) molto delicato che va allenato giorno dopo giorno con molta cura sempre in simbiosi con l’uso corretto della respirazione.  Per chi vuole fare del canto il proprio mestiere, la tecnica è indispensabile .
Se un violinista,   durante un’ esecuzione rompe una corda, può sostituirla, il cantante no.
Faccio il mio in bocca al lupo  ad Alessandra Amoroso augurandole di poterla rivedere presto sulla scena, magari con un repertorio meno aggressivo.

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