Aveva poco più di 14 anni quando ha cominciato a muovere i primi passi nel mondo del canto e della lirica in particolare. Era una delle tante alunne che frequentavano il corso in cui insegnavo musica. Ero anche io giovanissima. All’epoca gli insegnanti di musica scarseggiavano e i primi che facevano domanda venivano sistemati velocemente . Ero studentessa in canto ai primi anni di Conservatorio, e mi dividevo fra studio e lavoro.
Quando sentii Rossella per la prima volta, mi accorsi subito che aveva talento e non persi tempo a trasmetterle la tecnica del canto, la stessa che stavo apprendendo. La passione per l’insegnamento andava di pari passo con ciò che imparavo e che volevo sperimentare oltre che su di me anche su chi voleva mettersi nelle mie mani. L’esperimento su Rossella fu vincente.
Dopo un anno o poco più di studio, guadagnò il primo posto col massimo dei voti, all’ammissione in una classe di canto al Conservatorio “G.P. da Palestrina di Cagliari”. Una delle romanze che preparammo per quell’audizione, fu “Porgi Amor” dalle nozze di Figaro di Mozart.
Dopo 5 anni si diplomò e in seguito, durante il periodo di perfezionamento col mio stesso maestro, Gustavo Melis, (papà del mezzosoprano Cristina ), vinse i primi concorsi internazionali che la portarono ad iniziare una carriera strepitosa, tuttora in corso
Mozart è stato il suo cavallo di battaglia, e le sue opere, Rossella Ragatzu, le ha cantate nei più importanti teatri europei ed in particolare tra l’Italia e la Germania, paese che l’ha adottata definitivamente. Proprio qui però, le richieste che le arrivavano dai teatri furono soprattutto per il repertorio di autori italiani, (Verdi e Puccini), un repertorio che pian piano l’ha allontanata da Mozart. Ma si sa, il primo amore non si scorda mai ed ecco che, a distanza di otto anni, Rossella risale sul palcoscenico tedesco di Kiel per ricantare il ruolo della Contessa, ancora in maniera impeccabile.