Birra: nasce museo dedicato all’Ichnusa

A tutta birra: nasce il sogno-museo dedicato all’Ichnusa

Alessandro Zecchino, il tuo progetto è molto originale, come è nato?
L’idea è nata a seguito di un sogno. Nei giorni seguenti pensavo di giocare dei numeri che riguardassero il sogno. Dopo una settimana circa, mentre percorrevo una strada del mio paese, m’incantai dinnanzi ad un’abitazione disabitata, effettuai delle ricerche e scoprii che quella casa era una vaccheria, rintracciato chi mi potesse far entrare trovai una cassa antica di birra Ichnusa.

L’intuito ed il sogno è diventato prima passione poi hobby?
Ho fatto delle ricerche, organizzato una caccia ai cimeli, grazie a tutte le persone che mi hanno fatto trovare materiale, da tutto il mondo, in luoghi impossibili. Dopo ho catalogato gli oggetti trovati e scritto la storia di come sono giunti in mio possesso.

Hai pensato ad una sede fissa, avresti avuto meno problemi?
L’idea di utilizzare un pullman di linea come sede del museo, è nata per onorare la persona che mi ha aperto il portone dove trovai il primo oggetto ed iniziai le ricerche nei mercatini dell’usato e tramite i siti sul web. Sarà esposto materiale dal millenovecentonove.
Intorno alla tua ricerca ruota il nome di un personaggio, sino ad oggi noto a pochi?
Non sapevo e potevo immaginare chi realmente fosse il papà dell’Ichnusa era: Amsicora Capra (nacque nel 1870 e morì nel 1930), il nome gli fu dato il nome del guerriero sardo del 215 a.c..
Che storia, un altro uomo fatto da se.
La storia dei Capra a qualcosa di Fiabesco, il primo dei Capra giunse in Sardegna nel 1750 a seguito di un naufragio precisamente nella spiaggia di Quartu S.E. Giurò che non sarebbe più ripartito, si sposò ed ebbe dei figli, fondò una società con sei piroscafi dedita all’import ed export alla fine del 800.

Leggi qui tutta l’intervista http://www.castedduonline.it 

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *