Quel giorno l’ex ministro Massimo Bray decide di recarsi a Pompei in Circumvesuviana. Bloccato a metà strada per problemi al convoglio dovette raggiungere gli scavi grazie ad un passaggio.
Classifica dei musei più visitati al mondo redatta da The art newspaper nel 2013:
1) Il Louvre di Parigi con oltre nove milioni di visitatori
2) British Museum
3) Metropolitan Museum of art New York
Per trovare un sito italiano dobbiamo scorrere la classifica fino al 22 , dove si collocano gli Uffizi di Firenze.
Pensate che il British Museum ha superato il Metropolitan Museum grazie ad una mostra realizzata con reperti degli scavi di Pompei e di Ercolano che solitamente vengono tenuti nei depositi. Grazie a questo hanno avuto ben 471mila visite in più.
Alessandro Gnocchi, su Il Giornale ha scritto: “Con i nostri scarti gli altri paesi costruiscono fortune“.
L’Italia è agli ultimi posti in Europa per investimenti nell’Istruzione, con una spesa pari al 4,2% del Pil rispetto ad una media del 5,3%. Comunque, nonostante i nostri limiti, il settore è in crescita.
L’Italia è un paese ad altissima concentrazione di beni culturali, storia e arte, tanto che ha il più alto numero di beni iscritti nella lista del Patrimonio Unesco: 50 siti, pari al 5% del totale.
I servizi non funzionano? Per aprire un museo, i bagni devono essere puliti. Semplice? Assolutamente no, perchè gli addetti devono essere pagati ma se non ci sono i soldi il museo resta chiuso nonostante le mostre prestigiose.
La cultura contro la malavita
Antonio Loffredo, sacerdote arrivato in uno dei quartieri più a rischio di Napoli, segnato dalla disoccupazione e dalla malavita, ha fatto fruttare il lavoro portato avanti dal parroco che lo aveva preceduto: ha arruolato tanti ragazzi trasformandoli in guide turistiche, artigiani, musicisti, ed altro, coinvolgendo centinaia di giovani creando cooperative e posti di lavoro. Tutto grazie all’arte perchè, spiega, con i monumenti, le chiese, le catacombe, un quartiere disagiato può “rinascere trovando la sua vera identità, recuperando la sua storia”, l’importante è accogliere i giovani e “far crescere i segni e i sogni di speranza…”.
Liberamente tratto da Città Nuova