La Regina della Notte è un personaggio de Il Flauto Magico di Mozart. Non voglio raccontarvi la trama che potrete leggere cliccando su questo link , ma voglio parlarvi di una delle arie più impegnative di quest’Opera lirica: “Der hölle rache“. Ad eseguirla è un soprano, così detto di coloratura . Per i non addetti ai lavori, il soprano di coloratura è quella voce femminile che ha come caratteristica una grande agilità ed estensione, proprio ciò che Mozart desiderava per il suo perfido personaggio. Una snocciolata di note acute e sovracute picchiettate in successione fino a raggiungere la vetta del Fa sovracuto . Se non si possiede una buona conoscenza tecnica del fiato, difficilmente si potrà eseguire quest’aria con la giusta intonazione.
Sono davvero poche le voci che possono eseguirla senza problemi. E’ sempre vivo in me il ricordo della mia compagna di studi Giusy Devinu che ha eseguito la Regina della Notte diverse volte nel corso della sua carriera. Quando iniziò a studiare quest’aria , passava molte ore a ripetere il passaggio più difficile. Lei usava la voce come uno strumento. Il suo metodo di studio era lo stesso che utilizzava per studiare una sonata per pianoforte. Per lei non faceva differenza che fossero le mani o la voce. Ripetere, ripetere all’infinito. Tanti colleghi cantanti ancora oggi la ricordano per questa sua determinazione nel raggiungere l’obiettivo della perfezione vocale e scenica. Nessuna nota o parola era lasciata al caso.
Nel cast del Flauto Magico che andrà in scena venerdì al Teatro Lirico di Cagliari, ci sono due soprani coloratura che si alterneranno: Cornelia Goetz (30, 1, 4, 6, 8) e Christina Poulitsi (28, 31, 3, 5).
Ieri ho avuto modo di registrare il soprano Christina Poulitsi durante una rappresentazione per gli studenti, catturando proprio quel passaggio musicale e vocale tanto difficile quanto atteso dal pubblico.