La Passione narrata da Medas (5)

Puntate Precedenti

di Gianluca Medas

UNDICESIMA STAZIONE

Gesù viene inchiodato sulla croce
Ora tre croci sono innalzate sul Golgota. Tre esecuzioni.  Tre condannati.
L’uomo appeso alla sinistra è furibondo, ha la bava nella bocca, grida contro Gesù
–  se sei il figlio di Dio come dici di essere, per quale motivo non salvi me e anche te?  L ‘altro invece  appeso alla sinistra di Gesù cerca lo sguardo del messia :-  io ti riconosco,   ho visto ciò che hai fatto, ti prego perdonami …
Gesù si scuote, si volta verso quell’uomo  – oggi sarai con me  in paradiso … oggi vedrai il padre. L’uomo si mette a piangere profondamente pentito. Ma il mondo attorno a loro, appesi sulla croce, sembra impazzito …  dalla folla grida di scherno, – hey tu! Non hai forse detto che distruggi il tempio e lo riedifichi in tre giorni ? Salva te stesso e scendi dalla croce – – Non capiscono-  pensa con angoscia Gesù, –  non sanno quello che fanno e quanto, con questo loro gesto, stanno contribuendo  a sconfiggere un mistero il cui pungiglione  sconvolge le loro vite  .    perde conoscenza, e non vede e non sente più nulla.

DODICESIMA SCENA

Gesù muore in croce
Gesù riapre gli occhi. Sente una grande angoscia nel suo cuore. Disperato cerca consolazione in cielo, da suo padre , ma il cielo è chiuso, nessun aiuto dal cielo … solo fino al fondo  Ma dolore solitudine disperazione angoscia sono troppo grandi per essere sopportati, così Gesù grida, grida al cielo, grida il suo dolore. –  padre, padre, perché mi hai abbandonato?  perché mi hai abbandonato su questa croce? padre non ce la faccio … non ce la faccio … ELI, ELI, LAMMAH SABACTANI …
Un attimo dopo emette un lungo sospiro poi  chiede da bere. Un soldato gli fa bere aceto e mirra.  Dopo avere bevuto, guarda la madre, e vede tutto …  il dolore immenso e senza lacrime di quella madre meravigliosa.  I due si guardano silenziosi
-madre io ti ho amata, ti consegno a Giovanni. Giovanni piccolo mio  ti affido a mia madre … Ecco tutto è compiuto. Padre, nelle tue mani affido il mio spirito.
Detto questo muore.

TREDICESIMA STAZIONE

Gesù è deposto dalla croce 
Un ora  prima di questi fatti, mentre Gesù ancora era vivo, nella reggia di Pilato, si è recato, in segreto, Giuseppe d’Arimatea. Egli è stato un seguace del nazareno.
Ha  amato le sue parole fin dal suo ingresso a Gerusalemme. Egli sa che è stata commessa una ingiustizia, e ha deciso di dare una sepoltura degna a quell’ uomo. Si è fatto ricevere da Pilato usando tutta la sua influenza. Il governatore non riesce a comprendere.  Questo Gesù anche da morto è amato ed odiato. Ascolta ciò che l’uomo gli chiede con attenzione.  È necessario poter seppellire il corpo  prima che tramonti il sole.  C’è la Pasqua da celebrare ed è necessario fare in fretta. Ci vuole il suo consenso. Scritto. Da Pilato c’è anche  Nicodemo.  Pilato senza problemi concede ai due uomini per iscritto ciò che chiedono : il permesso  di poter seppellire Gesù.
Il Nicodemo ha portato con se una mistura di mirra e di aloe di circa cento libbre.
Usciti dal palazzo di Pilato, i due, incuranti della pioggia si sono recano sotto la croce. Mostrano al Soldatino il permesso di Pilato.  Con attenzione fanno scivolare il corpo di Gesù e lo adagiano su un carro guidato da una giumenta.  I due uomini si muovono nel fango. La pioggia ha reso il percorso  difficile.  Per  fortuna non devono fare molta strada.  Li accanto c’e un sepolcro nuovo all’interno di un giardino.  E’ necessario sistemare il corpo del Cristo in attesa della fine della pasqua.
In pochi minuti arrivano a destinazione.

 QUATTORDICESIMA STAZIONE


Gesù deposto nel sepolcro
All’interno della grotta ci sono già Maria Maddalena e Maria di Cleopa, la sorella di Lazzaro e di Marta.  I due  trasportano il corpo nel sepolcro,  lo depongono su un altare di pietra bianca.  Lo asciugano, profumano il suo corpo con oli aromatici, avvolgendolo nelle bende.  In silenzio, i quattro, svolgono il loro compito   con Pensieri incupiti e pieni di sofferenza, di dispiacere per la perdita, di  lutto per la morte, di dolore per la prematura scomparsa di un uomo buono, che non aveva fatto male a nessuno.  Tra queste riflessioni però spunta un dubbio, – Quale può essere il mistero che si nasconde dietro questa morte? Se non ci fosse alcun mistero nascosto? -Senza parlare, con gesti lenti, concludono la pietosa operazione.Ora può essere lasciato nella grotta. Il lavoro è terminato. I quattro si guardano tra loro soddisfatti.
Vanno a cercare il responsabile del sepolcro e assieme a lui chiudono l’ingresso con una grossa pietra. È giunto il penoso momento dei saluti.  I quattro si danno  appuntamento, per trasportare il cadavere nel vero sepolcro,  all’indomani  alla fine della Pasqua.
In quello stesso momento Pilato sta tenendo una nuova riunione con i sacerdoti.
Questi sono infastiditi. Pilato sembra poco interessato alle loro preoccupazioni.
Dopo avere fatto un po’ di resistenza spiega di aver autorizzato il seppellimento momentaneo di Gesù nel sepolcro situato all’interno del giardino a fianco del calvario.  I sacerdoti  a quella informazione si innervosiscono – “no! Non è possibile”. Grida Hanna.- “quel tipo ha detto che il terzo giorno sarebbe risuscitato”. Pilato non comprende. Hanna insiste – “ Se lo facessero sparire metterebbero in giro la voce che è risuscitato.   I nemici di Roma non aspettano altro. E tu non vorresti mai permettere una cosa del genere, no? Dà l’ordine che sia vigilato quel sepolcro fino al dopo pasqua.  Se dovesse sparire il corpo di questo sventurato  tutto ciò che è stato fatto diventerebbe inutile.” Pilato è stanco. Quella mattina è stato svegliato con  prepotenza da questi esaltati. Ha voglia di pace. E’ stata una giornata piena di tensioni, di continue ed insinuanti intimidazioni. – avevano ragione a Roma  – pensa –  questi Ebrei  sono persone pericolose e infide  – Tuttavia non può permettere che la sua autorità venga messa alla prova in questo modo  Così con freddezza  mette fine all’incontro.  -avete la vostra guardia- . Risponde ai sacerdoti  – Fate  da soli. Questi non sono affari che ci possano riguardare. Andate-. Furibondi i giudici del sinedrio escono dal palazzo. Sono tesi, nervosi. Uno dei segretari viene inviato per convocare con urgenza il responsabile della milizia del tempio.  In meno di mezz’ora  essi scelgono due uomini. Assieme a loro si recano al sepolcro. Fanno aprire l’ingresso.
All’interno trovano il cadavere già bendato e profumato. Con attenzione controllano che sia quello di Gesù. Dopodiché fanno spingere il pesante masso all’ingresso del sepolcro sigillandolo perché nessuno lo apra.  I due uomini della milizia si sistemano di guardia davanti al masso che chiude la grotta.

 QUINDICESIMA STAZIONE

Finale
La nostra storia  amici finisce così, la storia ha avuto la luce, ma non l’ha saputa vedere preferendo a lei il buio, e noi nel buio vi lasciamo, con queste piccole luci …
Fuori c’è il mondo e le sue luci variopinte, che cercano di allontanare la notte, che come un mantello ricopre il cielo, ebbene quelle luci sono pallide imitazioni di quella che non abbiamo voluto vedere …. ….
 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *