La storia del mio avo e la nascita della birra Ichnusa

Giovanni Battista Capra è nato in Castelbolognese nel 1833, morì a 65 anni nel 1898.

Nel 1843, a 10 anni, si trasferì a Cagliari dove proseguì con gli studi ginnasiali. Fu studioso e molto intelligente, pieno di vitalità. Visse nel periodo Risorgimentale, quando Garibaldi lottò per la libertà della sua patria.

All’età di 27 anni, vestì la camicia rossa e su una barca a vela, insieme ad un compagno, si unì a Garibaldi .  Partecipò all’operazione di Villa Glori in cui furono accerchiati dai papalini. Erano 14 garibaldini al comando dei fratelli Cairoli. Molti furono uccisi tra cui Enrico Cairoli. Gli altri furono fatti prigionieri.

Finita la guerra per l’unità d’Italia, Giovanni Battista ritornò a Cagliari col grado di tenente e sposò Vittoria Viganigo. Ebbe 7 figli e il primogenito fu chiamato Giuseppe Garibaldi (mio bisnonno) ,il quale fu tenuto a battesimo per procura dallo stesso Giuseppe Garibaldi.

Nella foto il mio bisnonno poco più che ventenne.

Fine prima puntata

0 commenti

  1. “dubbi”. Alcuni storici attribuiscono la paternità del primo passo birrario a Giovanni Giorgetti, che avrebbe fondato la “Birraria Ichnusa” nel 1912, per passarla nelle mani di Amsicora Capra e della sua società Vinalcool l’anno successivo:
    Cosi’ riportano la notizia molti blog.

  2. Io ho uno scritto lasciato da mia nonna, figlia di Garibaldi Capra. naturalmente solo chi ha vissuto la storia in prima persona potrà testimoniare. Se ci sono documenti più precisi ben vengano,

  3. Scusa, ma la battaglia di Villa Glori a Roma che vide la morte dei fratelli Cairoli avvenne nel 1867 e non nel 1870, anno della breccia di porta Pia

  4. Questo e’ un altro articolo, ti cito la fonte:
    "L’opificio arriva in citta"
    Sunto tratto da "Almanacco di Cagliari 77 di Antonio Marongiu.

    La produzione va dai vini da taglio ai vini fini (cannonau, monica, moscato, nasco, girò, malvasia, vernaccia) ed ai liquori (menta bianca, eucaliptus globulus, liquore Garibaldi, liquore perfetto amore, crema violette, menta glacile du Grand San Bernard, ecc.). Al problema dei trasporti si fa fronte, affiancando al «Giovanni Battista», altri cinque piroscafi (« Risveglio », « Ogliastra », « Logudoro », « Sardegna », « Campidano ») e tre velieri per complessive 8 mila tn.. Infine, nel 1913, la Vinalcool acquista la Birraria Ichnusa che era sorta l’anno prima per iniziativa di Giovanni Giorgetti.

  5. Ma è quella famiglia in cui gli altri figli si chiamavano Amsicora, Washington e Lincoln?

  6. Mio nonno paterno Silvio, (Cagliaritano della classe 1879) morto a Roma nel 1958, mi parlava spesso della sua gioventù e della sua vita a Cagliari fino alla prima giuerra mondiale. Il nome della Vinalcool così come il nome Capra, ricorreva in questi racconti. D’altra parte mi risulta che anche lui e alcuni dei suoi numerosi fratelli operassero nel commercio dei vini in prosecuzione di un’attività iniziata dal loro padre che aveva una “cantina con mescita”, se non sbaglio, in vico Boi (strada che visitando Cagliari non ho trovato, almeno nel centro storico dove doveva essere). Mi parlava inoltre di una nave acquistata ad Amburgo destinata al trasporto vini, ribattezzata Goiovanni Battista, su cui dal suo libretto di navigazione (che conservo) risulta un viaggio col ruolo di macchinista in seconda (era diplomato del Nautico ma non aveva mai esercitato se non durante la lunga leva di mare a cui era stato soggetto).
    Molti di queste cose mi fanno pensare a un incrocio fra la sua vita giovanile e la storia della Ddinastia Capra.

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