Quando si presentò al concorso, Luca Sannai colpì tutti per la qualità vocale e la preparazione musicale. All’epoca molti colleghi del Coro del Teatro Lirico andarono in pensione e la sezione dei tenori necessitava di nuovi elementi. Luca arrivava da Portotorres con un bagaglio musicale non indifferente, (era anche direttore del coro Polifonico Turritano), ma questo noi non lo sapevamo. Ricordo che eseguì il Nessun Dorma della Turandot pucciniana senza alcuna difficoltà e lesse i brani a prima vista come se li conoscesse. Questi sono un po’ l’osso duro delle audizioni. In tanti infatti cascano proprio in questa difficile prova.
Insomma Luca fu veramente un ottimo acquisto per Cagliari. Personalmente reputo la sezione dei tenori del nostro coro la migliore, senza sminuire le altre. Il colore uniforme, la solidità e la duttilità negli acuti, le mezze voci, comuni ad tutti gli elementi di quella sezione, da’ a tutto il coro maggior prestigio. Ai concorsi si cercano sempre queste qualità e non è facile trovarle
Tempo fa un’amica mi raccontava che una cantante solista, per motivi personali, aveva deciso di optare per il coro, ma non superò la selezione, e si scandalizzò per la decisione della commissione. Non c’è nulla da scandalizzarsi e non perché questa non avesse voce, semplicemente non aveva mostrato le caratteristiche richieste per poter far parte di un coro lirico.
Fare i solisti e gli artisti del coro sono due cose diverse. La voce sola non basta. L’artista del coro deve avere capacità di adattamento con la vocalità dei colleghi che cantano al fianco: capacità di fusione, ovvero non “sforare”, (termine tecnico che sta a significare che non deve emergere dalla massa); deve avere una facilità nella lettura musicale, indispensabile perché diversamente dal solista che canta il suo repertorio, l’artista del coro cambia musica in continuazione. A volte, nello stesso mese si studiano e si eseguono anche tre partiture differenti tra loro: opera, concerto, musica antica o contemporanea.
In questi tempi di crisi in Italia, i così detti “cervelloni” sono costretti ad emigrare per trovare altrove una sicurezza economica e Luca Sannai è uno di questi . Luca ha superato brillantemente le selezioni per il coro dell’Opera di Parigi, vincendo il concorso e la stabilità.
Sono contenta per lui ma allo stesso modo sono dispiaciuta perché il nostro coro perde un elemento significativo di una bella sezione.
E noi in Italia continuiamo a perdere pezzi! Come in una squadra di calcio, si spera venga rimpiazzato da un tenore con le stesse qualità.
Non mi resta che fare a Luca un bel “ in bocca al lupo” per la sua nuova carriera.