La cucina all'estero

La vita di un artista ed in particolare di un cantante lirico è bella, interessante e sempre ricca di novità. Mai un giorno è uguale all’altro, difficilmente si cade nella routine.

L’artista, quello talentuoso, ha il dovere di  donare il suo talento oltre che nel proprio paese anche da altre parti del mondo.

Un cantante valido, che ha mostrato di avere qualità fuori dal comune, generalmente viene invitato anche all’estero, prendendo il volo velocemente anche nel senso materiale della parola. L’aereo infatti diventa il mezzo più utilizzato per gli spostamenti.

Il viaggio è parte integrante di questo lavoro e con esso tutti gli elementi che lo caratterizzano: la cultura, le religioni, gli  usi e costumi .

Ma come per tutte le cose belle, anche in tutto ciò c’è un rovescio della medaglia: la cucina

Noi italiani siamo molto esigenti nella cucina. Non sempre riusciamo ad adattarci a quelle di altri paesi soprattutto quando questi tentano di rifilarci piatti della nostra tradizione, come ad esempio la pastasciutta.

Qualche tempo fa il nostro Teatro si è recato in trasferta a Vigo, città spagnola al confine con il Portogallo, per una stagione lirica. Siamo stati in loco una decina di giorni in cui abbiamo potuto apprezzare la cucina locale a base di ostriche giganti e pesce. Lo chef dell’Hotel però, per rendere omaggio alla compagnia italiana, ci servì per qualche sera la pastasciutta.

Non voglio dirvi di più, ma vi invito a guardare questo video dove un collega racconta esattamente come è stato vissuto questo evento.

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