La Sardegna a Sanremo

Al Festival di Sanremo ha fatto capolino, anche se per poco, un pezzetto di Sardegna, nelle vesti della cantante Ialia Porceddu. L’artista sarda, e per l’esatezza di Assemini (CA), si è presentata tra quelli definiti ” i cantanti emergenti”, riuscendo a raggiungere la finalissima. Lei, ha calamitato l’attenzione della critica e del pubblico oltre che per la bella canzone , anche per il suo bel look . Non avrà vinto ma ha rappresentato la mia terra in maniera più che decorosa. Detto terra terra, ci ha fatto fare bella figura.
Ma lascio la parola al giornalista Fabio Marcello che ha realizzato questo articolo per Sardegna Quotidiano, intervistando anche la prima maestra di Ilaria: Elide Uchesu.
“Sono solo canzonette”, ironizzava Edoardo Bennato qualche anno fa. In effetti, “Mi servirebbe sapere”, il brano col quale Antonio Maggio ha vinto la gara dei giovani al festival di Sanremo, della canzonetta ha tutto: orecchiabile, allegra, poco impegnativa. L’esatto opposto di quella “In equilibrio”che è valsa la medaglia d’argento alla giovane asseminese Ilaria Porceddu. A proposito del secondo posto della Porceddu, il critico musicale Maurizio Scandurra ha dichiarato: «Una voce così preziosa, accompagnata da movenze eleganti e da un carisma da artista quasi di cristallo, avrebbe senz’altro meritato il gradino più alto».
LA PRIMA INSEGNANTE
«Carisma, determinazione e voglia di arrivare: qualità che Ilaria ha messo in luce fin da piccolissima». A confermarlo è la prima insegnante di
canto di Ilaria, Elide Uchesu, oggi direttrice della Vi.U music academy.
« L’ho avuta come allieva dal 2000 al 2003, alla scuola di musica Peter’s Day di Assemini diretta dal maestro Piero Collu», ricorda l’insegnante.
«Ilaria già a dodici anni dimostrava talento non solo per il canto, ma anche per il pianoforte. E soprattutto si distingueva per la grinta, per il desiderio di perfezionarsi, di non accontentarsi » .
Laurea in Arti e Scienze alla Sapienza, tre album già all’attivo (l’ultimo, “In equilibrio”, è uscito proprio in questi giorni) la Porceddu sul palco
dell’Ariston ha incantato.
Presenza scenica fuori dal comune, tecnica invidiabile, brano raffinato nel testo (impreziosito da un passaggio in sardo) e nell’arrangiamento: «Un pezzo perfetto per le caratteristiche di Ilaria», spiega la Uchesu. «Le sue scelte musicali son sempre state improntate
al buon gusto, fin da quando era molto piccola». Sul carattere della giovane cantante la sua prima maestra rivela: «Può apparire un po’ scostante, ma non è così. Ai tempi di X Factor, nel 2008, la Ventura la invitò a“scendere dal piedistallo”. Beh, non aveva capito niente di Ilaria. A lei interessa il risultato, non ha nessuna propensione per gli ammiccamenti e i fronzoli».
L’affetto che, ad anni di distanza, l’ex insegnante dimostra per la giovane cantante è pari all’amore per la Sardegna che Ilaria ha dichiarato prima
della gara: «Mi sono laureata con una tesi sull’etnomusicologia e questo mi ha fatto riscoprire le mie origini».
 «X FACTOR? ACQUA PASSATA»
La Porceddu non rinnega l’es p e r i e nza di X Factor, per quanto la consideri acqua passata: «A Sanremo mi sono presentata come autrice», ha dichiarato. «X Factor? Acqua passata».
A chi, ricollegandosi al titolo del brano sanremese, le chiede se lei ha già trovato il suo equilibrio, la cantante risponde: «No, e nemmeno lo cerco.
Fermarsi è morire, si deve sempre guardare in avanti».
Voglia di arrivare e obiettivi chiari: «Ilaria è così. Fin dal primo giorno che la conobbi dichiarò che da grande avrebbe voluto diventare una cantante», ricorda ancora la Uchesu.
Per la maestra, quella piccola e talentusa allieva è diventata grande, pronta a spiccare definitivamente il volo: «Ho lasciato una bambina, sul
palco ho ritrovato una principessa».  Fabio Marcello
SARDEGNA QUOTIDIANO

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