L’anno nuovo purtroppo comincia male per i Teatri lirici, in particolare per i lavoratori del Maggio Musicale Fiorentino che hanno ricevuto, ben dieci lettere di licenziamento, e a cui va tutta la mia solidarietà.
La dirigenza trasparente ormai è un optional. I nostri politici si riempiono la bocca di questa parola, TRASPARENZA, solo per farsi campagna elettorale, ma di fatto, la maggior parte delle dirigenze , una volta ottenuto i loro scopi, non la mettono in pratica.
Maggio, protesta in Palazzo Vecchio «Partite le lettere di licenziamento»
I presidi degli ultimi giorni, non hanno scongiurato il peggio: «Sono partite le dieci lettere di licenziamento ai lavoratori del Maggio musicale fiorentino, per la prima volta nella storia della Fondazione» dice Angelo Betti della Cisl. «La nostra disponibilità non è stata accolta – prosegue Betti – è chiaro che da ora in avanti i rapporti con il sindaco e i vertici della Fondazione saranno diversi». La notizia delle lettere è arrivata mentre i lavoratori erano in Palazzo Vecchio per protestare contro gli annunciati esuberi e cercare di parlare con il sindaco. I lavoratori sono rimasti dentro la sede del Comune fino al pomeriggio: «Non ce ne andremo finché non porteranno fuori».
Dispiaciuti che in 10 non abbiano accettato l’incentivo dalla Fondazione del Maggio musicale fiorentino: abbiamo fatto il massimo anche con l’aiuto delle istituzioni per evitare i licenziamenti, sono stati offerti incentivi di 40 mila euro più 4 mensilità per un totale di 52 mila euro di scivolo, di più non era possibile. In 35 hanno accettato, dieci no. L’accordo con i sindacati per il piano di esodo incentivato riguardava infatti 45 posizioni.
«La porta dell’ufficio del sindaco Renzi in Palazzo Vecchio è rimasta chiusa davanti ai lavoratori del Maggio che chiedevano inutilmente di poterlo incontrare prima che firmasse 10 lettere di licenziamento. Quella porta ha così ribadito anche materialmente la chiusura della dirigenza della Fondazione che non hanno voluto ascoltare le ragioni di chi ha già pagato pesantemente una crisi finanziaria di cui non è responsabile» attacca Ornella De Zordo, consigliera della lista di cittadinanza perUnaltacittà.
Mauro Bonciani
31 dicembre 2012
FONTE: http://corrierefiorentino.corriere.it