Nel ricordo di Giacomo

Compose 12 Opere, molte pagine corali,  tra cui una Messa e un Requiem, liriche per canto e pianoforte e varie composizioni strumentali.

 L’ultima opera, “Turandot”, iniziata nel 1920 rimase incompiuta, interrotta dalla morte di Puccini quando mancava soltanto il finale dell’ultimo atto .

Dal 1923 infatti, Giacomo Puccini cominciò a soffrire di una debilitante malattia alla gola mentre stava lavorando alla sua ultima grande opera. Era piuttosto dubbioso per quanto riguardava il soggetto del suo pezzo finale, finché alla fine scelse il dramma Turandotte del drammaturgo veneto Carlo Gozzi. Nonostante fosse seriamente malato, Puccini lavorò duramente alla sua Turandot che, purtroppo non fu in grado di portare a termine. Gli venne diagnosticato un cancro alla gola nel 1924, e qualche mese dopo, si recò a Bruxelles per delle cure. Subì un intervento il 24 Novembre ma morì qualche giorno dopo, il 29 Novembre 1924.
Puccini amava così tanto Torre del Lago che diede disposizione di essere sepolto qui dopo la sua morte.

 La morte di Puccini fu un lutto per l’Italia intera e per tutti i suoi sostenitori sparsi nel mondo. Inizialmente il compositore venne seppellito a Milano, ma nel 1926 il figlio Antonio fece trasferire le sue reliquie a Torre del Lago in una piccola cappella privata della villa sul lago dove Puccini aveva composto i suoi capolavori.

 Le ultime due scene della “Turandot” furono terminate da Franco Alfano, ma la sera della prima rappresentazione il maestro Toscanini interruppe l’esecuzione là dove il maestro l’aveva interrotta, con la morte di Liù.

 Nel 2001 Luciano Berio compose un nuovo finale basato sul medesimo libretto e sugli appunti di Puccini.

Ne video sottostante è il soprano Giusy Devinu ad interpretare Liù  nel finale dell’opera scritto da Puccini.


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